Promossi e bocciati
Servizio Pubblico, le pagelle di Selvaggia: santorine bocciate
di Selvaggia Lucarelli 8 La serata televisiva. Ieri D’Alema era dalla Gruber, Berlusconi da Santoro, Bersani da Vespa. Propongo che il 10 gennaio diventi ufficialmente la giornata mondiale dello scambismo. 3 Il monologo iniziale di Santoro. C’ha infilato di tutto: Hitler, i tori, la povertà, Granada, Igea Marina e la dieta a zona. Non ha capito che lo spettatore, ieri sera, voleva solo vedere lui mentre si ripassava Berlusconi contro natura. Troppa trama. 4 I presunti problemi tecnici. Michele Santoro, a pochi minuti dall’inizio del programma: «C’è un problema sui ponti. La pubblicità e sistemiamo tutto». Ovviamente parlavano del ponte dentale di Berlusconi, che s’è staccato alla seconda domanda. 8 L’abbronzatura maldiviana di Santoro. Era perfino più abbronzato della Pascale. Berlusconi, in compenso, aveva in testa l’ologramma del parrucchino di Nicolas Cage. 2 L’efficacia di Giulia Innocenzi e Luisella Costamagna nel contraddittorio. Al confronto, la D’Urso, è stata un pitbull «Spiezz’ ‘o cuoll». 10 Ci si aspettava lo scontro feroce e è finita che Berlusconi e Santoro si sono perfino simpatici. Si piacciono. Flirtano. Secondo me, a Santoro, oggi Spinelli ha pagato pure il conguaglio luce e gas. 2 Il monologo/pippone interminabile di Travaglio. Solo lui non ha capito che la soglia di attenzione di Berlusconi è quella di una lapdance della Minetti. 1 Il «governo tennico» di Travaglio. Dopo che hai sfottuto per 40 minuti Berlusconi sulla questione «Ha fatto le scuole serali?» , non puoi parlare come Antonio Cassano. 4 Il revisionismo storico di Berlusconi. «Fino a due anni fa i ristoranti erano pieni e gli aerei difficili da prenotare». Ma se le olgettine le caricava a gruppi da dieci sugli aerei per Olbia, dov’era ‘sta difficoltà a prenotare?