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Samorì fa il "comizio" alla cena di NataleGiovanardi non gradisce: "Ma che c'entra?"
Era la cena di Natale. Un pò in anticipo ma pur sempre la cena di Natale. Gli invitati tanti. Circa 450. Tutti seduti ai tavoli de "Il Villaggio", un ristorante di Formigine, nei pressi di Modena. A fare gli onori di casa Giampiero Samorì e Carlo Giovanardi per l'appuntamento natalizio del Pdl di Modena. Una tradizione. Un modo per scambiarsi gli auguri e stare in compagnia. Certo 450 invitati sono tanti. Poi se 200 li porta Samorì, l'occasione per un comizio diventa ghiotta. Giovanardi accetta l'invito ad una condizione: nente comizi. E soprattutto niente comizi contro Alfano. Il comizio - Ebbene si mangia, si scherza, si ride e poi si fa il comizio. Lo invocano a gran voce gli invitati. Samorì non riesce a resistere e prende la parola. Giovanardi ci resta male. Samorì parla e fa il suo bel discorso. E' un discorso pungente. Troppo pungente per Giovanardi. Samorì conclude il suo intervento dicendo che Alfano e Giovanardi devono prepararsi perchè saranno i prossimi ad essere rottamati. Non proprio carino per essere un discorso ad una cena di Natale. In mezzo ai due contendenti c'è il povero Enrico Aimi, il coordinatore regionale del Pdl. E' lui l'organizzatore della cena e non vuole figuracce, ma non riesce ad impedire a Samorì di parlare. Quando Samorì finisce il suo comizio, secondo quanto riporta il Gazzetta di Modena, succede di tutto. Scoppia il parapiglia fra Giovanardi e Samorì. Il racconto della "Gazzetta" - Secondo il resoconto, i due sarebbero andati ben oltre i toni da gentiluomini, arrivando a prendersi a spintoni e a tirarsi per la giacca. C’e’ chi racconta addirittura che Giovanardi avrebbe preso per il collo il finanziere. “Io non so chi ha preso per il collo chi. Ero alla cassa e ho visto solo che a un certo punto si sono allontanati per discutere”, riferisce cauto Emilio Nannini, consigliere Pdl di Maranello. Al centro della presunta baruffa ci sono motivi molto più profondi. Carlo Giovanardi alle primarie del Pdl sostiene apertamente la candidatura di Angelino Alfano. Samorì invece sostiene se stesso. E così quale migliore occasione di una cena di Natale fra l'elettorato di Giovanardi per fregare qualche voto ad Angelino? La smentita di Giovanardi - Da par suo, al telefono con Libero, Giovanardi smentisce seccamente la ricostruzione: "Non è mai avvenuta alcuna rissa, non ci siamo nemmeno sfiorati. Io ero seduto in un lato della stanza, e Samorì nell'altro. Semplicemente - aggiunge l'ex ministro - io ritenevo che a una cena di Natale non fosse il caso di fare una tribuna politica, che Samorì invece voleva fare. E lo ho detto allo stesso Samorì, prima della cena. E dopo non c'è stato alcun parapiglia".