Da che pulpito

De Benedetti, l'ingegnere ora fa il no global

Nicoletta Orlandi Posti

«Togliere soldi alle attività militari e alle missioni all’estero per investire nella scuola e nel sapere». «C’è la necessità di una patrimoniale e di contratti a costo zero per i neoassunti». «Sull’Ilva ci vorrebbe un sequestro conservativo per mettere a norma il sito». «Le società che creano disagi crescenti non sono sostenibili». A parlare non è un leader del movimento no global o un esponente ambientalista e pauperista, ma l’ingegner Carlo De Benedetti. Che quando torna a casa dorme sulla sua montagna di soldi, alla faccia dei no global (e del Cav).