Teletribuno in campo
Santoro presenta Servizio Pubblico: "Mio ultimo anno da conduttore"
Poche parole bastano a Michele Santoro per seminare il panico nelle sedi di partito e nei corridoi televisivi: "Questo è il mio ultimo anno da conduttore di un programma di questo tipo. Vorrei dedicarmi a progetti più complicati, ma servirebbe qualcuno che che me ne desse la possibilità". Il "programma di questo tipo" è Servizio Pubblico, in onda da giovedì prossimo su La7. Cosa intenda per progetti più complicati è da capire: qualcuno sussurra la parola "politica", visto che il programma finirà nella primavera 2012, giusto in tempo per riciclarsi in Parlamento. Ritorno, peraltro, ad una passione mai sopita (nemmeno in televisione, anzi): tra 2004 e 2005 il teletribuno fu eurodeputato nelle fila dell'Ulivo. In ogni caso, tenetevi pronti: sarà un autunno da campagna elettorale perché oltre a Santoro tornerà anche Roberto Benigni. Il comico toscano ha trovato l'accordo conla Rai e la conferma arriva via Twitter dal direttore Intrattenimento Giancarlo Leone: "Stasera Roberto Benigni al Tg1 in diretta. Lo aspettiamo con gioia. Parlerà del prossimo evento tv". Se Santoro scendesse in politica, con chi andrebbe? Cliccate qui per votare il sondaggio di Liberoquotidiano.it Derby con Formigli -Quale sarà il futuro di Michelone si capirà più avanti, quando si avranno i risultati di ascolto del confronto tutto casalingo con l'ex allievo Corrado Formigli e Piazza Pulita, che si alternerà una settimana sì e l'altra no con Servizio Pubblico, al suo ritorno su una tv generalista nazionale dopo l'anno di "esilio" su piattaforma digitale/satellitare. Formigli ha debuttato alla grande, piazzandosi stabilmente oltre il 7% di share e diventando il talk politico più seguito della rete "terzista". Possibile che quel volpone di Santoro, annunciando la sua uscita di scena in stile Ivano Fossati ("Questo è il mio ultimo album", e poi via...), cerchi di alzare la temperatura. Fini, Travaglio e... Costamagna - I toni, per il resto, sono quelli di sempre. Barricaderi, anti-Casta e anti-sistema, da campagna elettorale perenne insomma: "Se non ci fossero Renzi e Grillo, l'Italia sarebbe ancora preda della stagnazione. I due hanno aperto una discussione enorme da cui si può uscire con soluzioni. Renzi e Grillo hanno agitato le acque, hanno generato uno shock nel sistema", ha spiegato in conferenza stampa il giornalista, che non vuole parlare di rottamazione (anche se nella polemica con Renzi "è insopportabile che D'Alema dimentichi che la sua elezione derivi o no da un collegio elettorale"), ma che riconosce come in Italia ci sia una mancanza di guida. Non a caso la prima puntata si chiamerà "La ricerca di un leader che non c'è". In studio, oltre allo stesso Renzi, anche l'aspirante capocordata Diego Della Valle e uno che leader lo è stato e lo è tuttora, anche se con risultati disastrosi: Gianfranco Fini. D'altronde a Santoro rischiare un po' è sempre piaciuto. E ogni tanto sa anche tornare sui suoi passi e dimenticarsi gli screzi del passato: per esempio, accanto ai totem santoriani Vauro, Marco Travaglio e Giulia Innocenzi, si parla anche di una rentrée in grande stile, quella di Luisella Costamagna. La bella Costamagna di nuovo con Santoro? Guarda la fotogallery