Vacanze in famiglia
Balotelli, un'estate da bravo ragazzo tutto, mamma, Gardaland e Ferrari
Parola d’ordine: non parlare di calcio, almeno per pochi giorni. Eh si, anche i giocatori staccano la spina in vacanza, ognuno con le proprie passioni e divertimenti. Ma dove sarà l’idolo del momento, il fenomenale bronzo di Riace Mister Balotelli? A St.Tropez in compagnia di Ronaldo, oppure sulle spiagge ibizenche a far bisboccia con il sodale Sneijder? Nulla di tutto ciò, perché Super Mario è diverso dai colleghi pallonari anche in questo. Appena può torna dai genitori adottivi a Brescia e dagli amici di sempre. Lunedì, uscito dal ricevimento al Quirinale, mentre il tam tam mediatico lo dava già in fuga per lidi misteriosi, lui in tutta tranquillità prendeva il primo aereo per Milano, giungendo allo scoccar della mezzanotte nel meneghino club “Just Cavalli”. Incappucciato, quasi timoroso, si concede quattro chiacchiere in un tavolo separato mentre attorno impazza la festa con modelle e champagne. Poche confidenze perché il mattino dopo è previsto il rientro a casa, nella villa dei genitori a Concesio, per poi fare un tuffo in piscina a Legnano con il ringalluzzito fratello. Al calar della sera, altro giro, altra disco: questa volta la meta prescelta è una disco della zona Sempione, dove arriva con la fiammante Ferrari nuova di zecca. Apriti cielo, increduli avventori e procaci donzelle cercano il contatto, ma lui non socializza e parla solo con fidati compagni. Esce verso le tre di notte, mentre poche ore dopo l’attende una giornata da vero idolo locale. Convoca nella piazza centrale del paese, a Concesio, gli amici più intimi: prima li porta al McDonald per un hamburger, tra il visibilio delle commesse, e poi, a turno, un emozionante giro sul bolide di Maranello. Venti minuti a testa di brivido puro sulle statali della bassa, prima di imboccare l’ennesima autostrada con direzione Gardaland. Tra giostre e scivoli si diverte come un matto, gareggiando con il bambino di turno che, felice, gli offre lo zucchero filato. Indomito Super Mario inizia il tour dei locali, da Sirmione a Desenzano. La Lombardia è nel suo cuore, mostra grande riconoscenza per la terra che lo ha adottato, saltando da una provincia all’altra come una palla da bowling. E così giovedì punta il bolide rosso in direzione Varese. Qui risiede la sorella Abygal, un tempo naufraga sull’Isola dei famosi e oggi commessa in una boutique prealpina. Compare anche il fratello Enock per una rimpatriata familiare che si trasforma in un imprevisto bagno di folla con il quartiere assediato da giovani e curiosi. Grazie a uno dei suoi migliori dribbling Mario fugge da una via secondaria, per raggiungere ancora una volta la movida meneghina. Aperitivo, cena ma al locale non si rinuncia, approdando a notte inoltrata nel modaiolo “Old Fashion”. Appare leggermente più disposto alla conversazione, saluta l’attore americano Gary Dourdan, idolo di Csi, mentre ogni cinque minuti si presenta una ragazza diversa. Beve solo analcolici, non fuma, ma la cosa strana è che dà l’idea di non divertirsi mai, quasi avesse la mente occupata da pensieri superiori. O forse perché terrorizzato dalla sola idea di conoscere una nuova velina della tv. Potremmo definirle, le strane vacanze di Balotelli, a zigo zago per Milano e dintorni. Niente mare, solo corse in macchina, luna park e discoteche. Un bello spot per la Lombardia, tanto che potremo consigliare al Governatore Formigoni di ingaggiarlo come testimonial oppure alla rinnovata Lega di proporgli un scranno nel direttivo. Forse, prossimamente, verrà immortalato su qualche spiaggia della Versilia ma c’è un posto dove è richiesto a gran voce, e farebbero carte false per averlo. Nella tana del lupo, ovvero Napoli. Sotto il Vesuvio una radio locale gli ha dedicato una canzone, la «Tamurriata di Ciruzzo Balotelli», che spopola in ogni casa. Meno in quella della famiglia Fico. di Massimo De Angelis