Il futuro della sinistra (e di FI)

Vittorio Feltri: tragedia degli ex comunisti, muoiono

Cristina Agostini

Disastro nel Pd. Arrivano i primi dati riguardanti l'elezione del segretario. Zingaretti che è in ballo da un anno e doveva prendere il 60 per cento, non raggiunge al momento neppure il 50. I due candidati renziani, assommandone i voti, sono più avanti di lui. Se in assemblea dovessero allearsi batterebbero il rivale. Tuttavia qualora questi dovesse raggiungere il 53 per cento per effetto di manovre sotterranee sarebbe un segretario dimezzato. Costui è sostenuto da Franceschini, Orlando, Minniti, D'Alema e Bersani, ossia coloro che negli ultimi anni si sono impegnati a distruggere il partito. Il cui futuro pertanto non si annuncia radioso. Non è azzardato dire che la sinistra italiana in pratica muore suicida, e la cosa non può sorprendere poiché la sua politica assomiglia a quella di Berlusconi, è inconcludente e non tiene conto degli elettori. I quali se ne infischiano dello ius soli e baggianate simili, tipo la accoglienza indiscriminata e l' ospitalità da garantire ai profughi. Leggi anche: "Giudici, la vergogna di Renzi". Massacrato dal big leghista: come smaschera l'ex premier La gente ha già dimostrato di essere più vicina alla Lega salviniana che non al piagnisteo buonista dei progressisti odiatori del progresso. Per cui non si capisce perché i dem insistano nel voler proteggere a ogni costo gli stranieri, andando contro l'opinione pubblica la quale è ostile all'invasione degli extracomunitari. La loro linea è incomprensibile, masochistica, tesa a perdere consensi. Avanti di questo passo il Pd - e ciò non addolora - diventerà un partito residuale, incapace di incidere nella realtà del Paese. Gli avanzi del vecchio comunismo non sono stati in grado di rinnovarsi e di adattarsi all'attualità. Ne è prova la scelta di Zingaretti, il quale, se diventasse comunque segretario segnerebbe un ritorno al passato aprendosi la strada del cimitero. Buona morte a tutti coloro che hanno ammazzato entusiasticamente Renzi, con la complicità di Forza Italia, allo scopo ignobile di evitare la democratizzazione effettiva dei compagni, rimasti così nostalgici e inclini a restare aggrappati a un passato torbido rifiutato dai cittadini. di Vittorio Feltri