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Stefano Sacchi nominato commissario dell’Isfol
Roma, 4 gen. (Labitalia) - Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, ha nominato Stefano Sacchi commissario dell’Isfol. La nomina fa seguito alle dimissioni del presidente dell’Istituto, Pietro Varesi, e di due degli altri quattro componenti il consiglio di amministrazione. Sacchi avrà il compito di assicurare la gestione dell’Isfol fino al compimento del percorso di rinnovo degli organi, previsto dall’articolo 10 del decreto legislativo 150/2015, che porterà alla riduzione del consiglio di amministrazione dagli attuali cinque a tre membri, di cui due - e tra essi il presidente - designati dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e uno dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni, individuato nell’ambito degli assessorati regionali competenti nelle materie oggetto di attività dell’Istituto. Stefano Sacchi (nato a Torino nel 1971) è professore associato di Scienza politica all’Università di Milano, dipartimento di Scienze Sociali e Politiche, dove insegna i corsi di Comparative Political Economy e di Sistemi politici e amministrativi, ed è membro del collegio docenti del corso di dottorato in studi politici della Graduate School in Social and Political Sciences. È 'affiliate' del Collegio Carlo Alberto di Torino, dove in passato ha diretto l’Unità di ricerca sulla governance europea (Urge) e creato il Master in Public Policy and Social Change (Maps). Laureato in Economia politica all’Università Bocconi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienza politica all’Università di Pavia. Ha tenuto corsi e conferenze in varie università del mondo, incluse Princeton, Nyu, Toronto, Tokyo University e Waseda. È stato visiting scholar a UC Berkeley, University of Southern Denmark e Cornell University. Nel 2014 ha detenuto la Luigi Einaudi Chair della Cornell University e nell’estate 2016 sarà il primo visiting scholar del nuovo Jean Monnet Chair program presso la University of Washington a Seattle. È membro del comitato scientifico di varie istituzioni di ricerca e del comitato esecutivo dello European Integration and Global Political Economy Research Network del Council for European Studies (Ces) presso la Columbia University. È autore di oltre 50 pubblicazioni nel campo delle politiche sociali e del lavoro in Italia e in Europa, con un forte impatto sulle politiche pubbliche reali. È stato membro del gruppo di lavoro sul reddito minimo costituito dal governo Letta. Come consulente del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, incarico lasciato a dicembre 2015, ha curato la riforma degli ammortizzatori sociali nel Jobs Act.