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Bellanova: per governo il 'lavoro' è quello a tempo indeterminato a tutele crescenti

Roma, 17 dic. (Labitalia) - Per l'occupazione nella legge di stabilità "ci sono strumenti importanti" finalizzati a creare "nuova occupazione a tempo indeterminato, perché per il governo la tipologia contrattuale principale in Italia deve essere quella a tempo indeterminato a tutele crescenti". Così il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, spiega a Labitalia in che modo le misure previste dalla legge di stabilità toccano il tema occupazione. Occupazione che deve essere stabile, dice l'esponente del governo Renzi, "e non rapporti di lavoro precari che negli anni passati avevano assunto in molte occasioni la fattispecie del grave sfruttamento". Le forme scelte per incoraggiare la creazione di nuovi posti di lavoro sono diverse. Si parte dal Sud, spiega il sottosegretario, "dove abbiamo la situazione più difficile dal punto di vista della disoccupazione e dove nell'anno precedente avevamo toccato punte di un ragazzo su 2 che non avevano lavoro". Per il Mezzogiorno, dice Bellanova, "prevediamo un credito d'imposta differenziato per tipologia d'impresa finalizzato alla migliore stabilizzazione delle imprese e quindi allo sviluppo del bisogno di avere nuova occupazione a tempo indeterminato". Per tutta Italia c'è poi quello che per il sottosegretario è un "formidabile strumento di politiche industriali come il superammortamento con cui le imprese possono detrarre fino al 140% delle spese che fanno per investimenti e c'è il rifinanziamento (seppure in maniera ridotta rispetto al triennio 2015-2016-2017) delle assunzioni a tempo indeterminato". Il governo interviene anche sul fronte del welfare aziendale. "Con la legge di stabilità -aggiunge Bellanova- non solo finanziamo stabilmente tutte le misure per la conciliazione tra la vita lavorativa e la vita familiare che abbiamo inserito nel Jobs Act, ma in più mettiamo risorse per la contrattazione di secondo livello". "Abbiamo stanziato 38 mln l'anno per i prossimi tre anni -ricorda il sottosegretario al Lavoro- finalizzati a quelle imprese che fanno accordi con le organizzazioni sindacali per conciliare la vita lavorativa e la vita familiare. Quindi, le aziende hanno ora l'opportunità di intervenire, insieme alle organizzazioni sindacali, sull'organizzazione del lavoro, con strumenti di welfare aziendale che possono migliorare le condizioni di lavoro e anche la redditività dell'impresa". "Oltre a questo -conclude Bellanova- abbiamo portato per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici con redditi fino a 50.000 euro l'anno la possibilità di avere una deduzione di 2.000 l'anno sugli interventi di contrattazione integrativa aziendale".