Lombardia
**Notiziario Moda & Design** (10)
(Adnkronos) - No al doppio tetto di spesa per il bonus mobili. Il recente decreto casa non elimina l'obbligo di non superare per l'arredamento la spesa sostenuta per i lavori di ristrutturazione edilizia. Limitazione che si aggiunge al tetto, stabilito sin dalla introduzione del bonus, di 10mila euro. In sostanza viene rimborsato il 50% delle spese effettivamente sostenute e comunque il 50% di non più di 10mila euro. A chiedere al Governo di rivedere la norma Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo, a margine di un incontro organizzato da Cosmit. "Il mercato interno purtroppo ha risentito della caduta dei consumi. Il bonus mobili ha portato a fine 2013 e anche nei primi mesi di quest'anno a una crescita del 5% del fatturato. Quindi è molto positivo. Lo vorremmo spostato fino al 31 dicembre 2014, con la tranquillità che possa essere fatto come nella prima edizione e quindi fino al 50% di 10mila euro" ha spiegato Snaidero. In questo modo diamo un segnale molto chiaro. Insomma "gradiremmo che il bonus mobili fosse riportato al 50% di 10mila euro e non alla spesa delle ristrutturazioni". Per quanto riguarda l'export, Snaidero ricorda che "anche il 2013 ha avuto una crescita del 2,5%. Siamo tornati ai paramenti del 2008, con 11 mld di esportazione". Inoltre, ha evidenziato che "il settore legno arredo ha 310mila occupati e aziende familiari radicate sul territorio Italia. Poco abbiamo avuto dai governi e dallo stato in questi anni. Vorremmo che fossimo riconosciuti per quanto stiamo dando: abbiamo una bilancia dei pagamenti positiva per 7 miliardi di euro quindi questo significa che rappresentiamo qualche cosa". (segue)