Sindaco di Milano
Beppe Sala, lo sfregio ai bimbi uccisi da Hamas: la decisione del sindaco
Chiedono al sindaco di Milano Giuseppe Sala di illuminare Palazzo Marino di arancione in segno di lutto dopo la restituzione delle salme di Ariel e Kfir Bibas, i due bambini israeliani rapiti da Hamas in un kibbutz e riconsegnati cadavere a Israele, ma lui dice no. "Guardi ci sarebbero moltissimi motivi per continuare a illuminare il Comune, il problema è tenere posizioni politiche. Ma non credo che lo faremo", ha detto rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva di commentare la richiesta della Brigata ebraica di Milano e l’Associazione milanese Pro Israele.
I corpi dei due bambini sono stati riconsegnati a Israele insieme a quello della madre in bare chiuse a chiave. Solo in un secondo momento, però, Israele ha raccontato di avere fatto una tremenda scoperta: nella bara della donna non c'era il corpo della mamma dei due piccoli, ma quello di una persona sconosciuta.
Tornando a Sala, poi, il primo cittadino ha parlato anche degli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina: "Siamo tutti qua per auspicare la pace in Ucraina però deve essere giusta e in questi giorni c'è una riscrittura della storia che oggettivamente fa piangere ed è ignobile". Intervenendo all'inaugurazione dell'opera d'arte "(Un)Forgotten Ukraine" per ricordare lo scoppio del conflitto a tre anni di distanza, il sindaco ha aggiunto: "Si può pensare in diversi modi ma non si può riscrivere la storia. La verità è che c'è solo un popolo aggredito, il popolo ucraino, a cui Milano sarà sempre vicino, senza tentennamenti e non permetteremo che il nostro Paese assuma atteggiamenti ambigui. Nessuno poteva immaginare che ci fosse questo tentativo di mistificare la realtà".