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Caso-Ramy, Beppe Sala contro i carabinieri: "Parole inaccettabili, hanno sbagliato"

Giorni fa aveva parlato di "un brutto segnale" e oggi Beppe Sala torna a puntare il dito contro le forze dell'ordine. Accade sul caso Ramy, il 19enne egiziano morto durante un inseguimento dei carabinieri. Scappato all'alt in sella a un T-max guidato da un connazionale, sulla morte di Ramy è apparso un video in cui si sentono i commenti dei carabinieri in quei minuti concitati. Commenti che hanno fatto parecchio discutere e che vedono il sindaco di Milano tornare a criticare le forze dell'ordine: "Dopo aver visto il video - ha detto intervistato da Rtl 102.5 -, mi sono fatto l'idea che giustamente, come dice il papà di Ramy, non dobbiamo andare addosso ai carabinieri. Ci sono i carabinieri che sbagliano e c'è il grosso di carabinieri che fa le cose giuste. Lì hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di venti minuti e, in ogni caso, le parole di quel video sono inaccettabili".

E ancora, cercando di raddrizzare il tiro: "Dobbiamo anche riconoscere che le forze dell'ordine fanno fatica tutti i giorni per cercare di garantire la nostra sicurezza", Il primo cittadino ha poi elogiato "la reazione del padre di Ramy, che è veramente incredibile. Quel ragazzino, che non sarà stato come nessuno di noi un santo, aveva la bandiera dell'Italia in camera. Ora, stiamo veramente attenti a creare queste categorie perché sennò non andiamo da nessuna parte. Io sono ancora meravigliato dalla continua reazione del padre di Ramy e dalla continua capacità di stare dalla parte giusta". 

Infine non mancano le critiche allo scudo penale per gli agenti su cui starebbe lavorando il governo: "Gli agenti devono essere pagati meglio, formati meglio e protetti meglio, ma non a livello legislativo. Io penso che sia veramente una sciocchezza. Ripeto, comincino a trattarli meglio e a pagarli meglio, mi sembrerebbe già una grande cosa".