Il caso
Capodanno a Milano, "anche due inglesi hanno denunciato": abusi in piazza, il caso si complica
Oltre alla studentessa di Liegi e alcuni suoi amici ci sono "anche due giovani inglesi" tra le vittime delle aggressioni di Capodanno in Piazza Duomo a Milano. A rivelarlo è stato il sito belga Sudinfo, nel giorno in cui la giovane belga è stata interrogata, alla presenza di due agenti della polizia di Milano. I due inglesi sono "una ragazza e il suo compagno, che avevano incontrato i sei ragazzi di Liegi a Milano, nel pomeriggio del 31 dicembre, e avevano simpatizzato con loro. I due si sono presentati alla polizia e hanno sporto denuncia", ha scritto la testata francofona belga.
"Secondo il sito belga SudInfo che per primo aveva raccolto la testimonianza della studentessa di Liegi sugli abusi in piazza Duomo, ci sarebbero anche due inglesi, una donna e il suo compagno, tra le persone aggredite la notte di Capodanno. La testata giornalistica riporta anche che i due avrebbero segnalato l'aggressione alla polizia e denunciato quanto successo. Si allarga quindi, drammaticamente, il contesto di violenza che si è diffuso nella notte di Capodanno tra Piazza Duomo e la Galleria. È importantissimo indagare a fondo su quanto successo e l'ipotesi che si sia trattato di 'taharrush gamea', come segnalato dagli inquirenti, allarma tantissimo". Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega a Milano.
"Questo fenomeno, nato nei paesi islamici e che poi si è diffuso purtroppo anche in Europa a partire dal Capodanno di Colonia del 2015, prevede molestie sessuali di massa nei confronti delle donne - ha proseguito la Sardone -. È veramente preoccupante che Milano, dopo le testimonianze terribili delle ragazze abusate nel 2022, sia diventata, di nuovo, preda di queste violenze inaccettabili. Ieri il sindaco Sala non ha voluto, colpevolmente, commentare ma è evidente che nella nostra città è vergognoso sottovalutare questa visione della donna, da abusare, sottomettere, trattare come oggetti. Una visione che si diffonde in molte comunità islamiche e che va, con forza, denunciata e stroncata. Milano non merita di avere questa fama negativa in tutta Europa".