Alla Scala

Prima della Scala, "abile sostenitrice del regime di Putin": esplode la protesta contro la soprano

"Abile sostenitrice del regime di Putin": così gli esponenti della comunità ucraina hanno definito la soprano Anna Netrebko, protagonista dell'opera "La Forza del destino", che sarà messa in scena per la Prima della Scala di Milano questa sera, sabato 7 dicembre. Per questo si sono radunati fuori dal teatro per protestare contro la partecipazione dell'artista, da loro definita "complice di Putin, che ha mandato a morire centinaia di migliaia di russi in una guerra folle". Alla Netrebko hanno contestato anche di essere uno "strumento di propaganda politica", utilizzato da Mosca "ai fini del suo disegno imperiale". 

In piazza contro l'artista anche la Comunità dei Russi Liberi, la cui co-fondatrice Maria Mikaelyan ha dichiarato: "Noi russi liberi riteniamo" la soprano russa Anna Netrebko "personalmente responsabile dei crimini che avvengono sul territorio ucraino dal 2014".

Nel frattempo, un corteo Propal attende di partire da Porta Venezia con direzione piazza Cairoli. Le prime contestazioni della giornata, invece, sono cominciate questa mattina, quando alcuni manifestanti hanno protestato contro la guerra in Medio Oriente e contro il ddl Sicurezza, gettando dei sacchi di letame sulle raffigurazioni dei volti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del presidente del Senato Ignazio La Russa, del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dei ministri Matteo Salvini e Alessandro Giuli, posizionate sul tappeto rosso davanti alla Scala.