Il caso di Sylla

Milano choc, "capo di una banda di rapinatori": chi è di giorno questo 22enne

Modello di giorno, criminale di notte. E' l'incredibile storia di Sylla Alioune, 22enne di origini senegalesi lanciatissimo nel mondo delle passerelle e finito indagato per rapina.

Una parabola fulminante: due mesi il ragazzo (che abita a Mazzano, nel Bresciano) fa sfilata alla Milano Fashion Week per marchi come Dsquared2 e posava, sul suo profilo Instagram, addirittura per Giorgio Armani. Praticamente, un piede e mezzo nell'olimpo del fashion. Ora invece gli inquirenti lo considerano il capo di una banda fermata nelle scorse ore a Brescia e accusata di aver svaligiato un compro oro in città e una gioielleria in pieno centro storico a gennaio.

La vicenda sembra lo specchio di tante realtà simili nelle città italiane: giovani e giovanissimi "maranza" che passando dal crimine si garantiscono una vita di agi, lusso e privilegi da esibire davanti ai coetanei e sui social. Una sorta di riscatto sociale dalle tinte delinquenziali. La banda è composta da tre rapinatori, un 26enne albanese incensurato e 27enne di origini marocchine. Due di loro, compreso il modello senegalese, sono in carcere mentre il terzo è ai domiciliari con braccialetto elettronico. 

Alioune ha peraltro ammesso le proprie responsabilità: "L'ho fatto perché avevo debiti da saldare", ha spiegato agli inquirenti dopo essere stato fermato, dichiarandosi pentito. Il suo comportamento è stato giudicato spregiudicato: ha infatti agito con una scacciacani e non ha esitato a colpire il figlio della titolare della gioielleria per farsi consegnare la refurtiva. Sono sette gli indagati: l'inchiesta coinvolge anche una donna, che entrava nei negozi favorendo il colpo ai complici.