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Pd, San Siro soffoca nel degrado? La sinistra pensa al ping pong
Le enormi criticità legate all’abusivismo e alla mancanza di sicurezza nel quartiere San Siro sono tristemente note a tutti i cittadini di Milano. Tutti, tranne agli assessori della giunta Sala evidentemente. Case occupate, aggressioni, furti e sparatorie sono la drammatica quotidianità in cui vivono migliaia di persone che abitano le case popolari del quartiere. A loro, in dodici annidi amministrazione, il Partito Democratico non ha saputo offrire nessuna soluzione per farli uscire da questo incubo.
Milanesi che in ogni modo hanno urlato il loro disagio e la loro paura nell’attraversare le vie di casa, implorando l’amministrazione di fare il suo lavoro: garantire la sicurezza. Oggi, che i fondi del Pnrr offrirebbero l’opportunità di intervenire pesantemente in questa zona, la giunta Sala ha deciso di investire ben quattro milioni di euro in panchine, alberi e scivoli. Esatto, avete capito bene. Secondo qualcuno, a Palazzo Marino, la strategia migliore per combattere il degrado dilagante della zona è costruire nuove piazze tattiche.
Un favore più grande ad abusivi e spacciatori il sindaco non poteva farlo. Come infatti temono tanti residenti del quartiere, le nuove installazioni di tavoli da ping pong e da picnic potrebbero creare altre zone di bivacco. Nelle vie di San Siro sono già numerose le postazioni in cui sono nate piazze di spaccio e mercatini abusivi: il nuovo progetto, che interverrà su via Paravia, viale Aretusa e via Zamagna, come sottolineato dal consigliere municipale di Fratelli d’Italia Antonio Salinari in Zona 7, favorirà la moltiplicazione di questi ritrovi per la microcriminalità: «Gli interventi di urbanistica tattica programmati dal Comune diventeranno luoghi di ritrovo per gli abusivi. Questi nuovi centri di aggregazione, che nelle ore notturne rimarranno privi di controlli, porteranno solo problemi per il quartiere», spiega Salinari. Interventi, quelli previsti dal nuovo piano, che tra l’altro hanno già mostrato i loro limiti.
L’amministrazione aveva già realizzato alcuni interventi di urbanisti tattica in viale Aretusa, dietro all’ex mercato comunale. Il risultato è stato impietoso: aree fitness imbottigliate fra le roulotte dei rom e i mercatini abusivi di piazzale Selinunte. Ovviamente nessun milanese ha pensato di avvicinarsi a quell’area. A niente poi, negli ultimi mesi, sono valse le richieste del centrodestra che, a più riprese, ha invocato l’apertura di un Commissariato di Polizia proprio nell’ex mercato comunale. Presidi e raccolte firme hanno dimostrato la sensibilità degli abitanti verso questa proposta ma da Palazzo Marino non è mai arrivata un’apertura.
Secondo l’opposizione un presidio fisso delle forze dell’ordine sarebbe andato incontro alle richieste di maggiore sicurezza arrivate dal territorio. La ristrutturazione della palazzina di via Newton, contenuta nel progetto, potrebbe però riaprire il capitolo Commissariato, regalandone finalmente uno anche al Municipio 7. Inoltre, rimane un tema caldo l’incredibile quantità di case popolari occupate: «Il sindaco Sala si impegni a spronare il Prefetto affinché sgomberi i 650 alloggi abusivi, poi si pensi a qualsiasi altro intervento. La gente perbene del quartiere vuole legalità e sicurezza, non tavoli da picnic e scivoli», attacca il consigliere di Fdi. Con questo nuovo progetto presentato dal Comune di Milano non si perderà solo l’occasione di investire risorse per ripristinare la legalità nel quartiere. La realizzazione delle “aree playground” e il posizionamento dei nuovi arredi comporterà infatti l’eliminazione di oltre 200 parcheggi, un dramma per la mobilità nel quadrilatero di San Siro. Un’ulteriore beffa per le famiglie che, oltre ai nuovi bivacchi, si vedranno privati del posto auto. Il tutto nel silenzio del Municipio 7 che ha già annunciato di voler votare favorevolmente al progetto.
«È una follia buttare 4 milioni di euro per creare solo problemi ai cittadini», ribadisce il capogruppo della Lega in Municipio 7, Francesco Giani. «Né il Municipio né il Comune, entrambi guidati dal Pd, si sono degnati di confrontarsi con i residenti», chiosa il leghista.