Contestazione

Ultima Generazione, imbrattano l'Arco della Pace: travolti dai residenti

Ultima Generazione colpisce ancora. Gli attivisti per l'ambiente prendono di mira nel pomeriggio di mercoledì 15 novembre Milano. E, più in particolare, l'Arco della Pace. Poco dopo le 16, sette esponenti del movimento di disobbedienza civile hanno imbrattato con vernice rosa uno dei simboli del capoluogo lombardo. Il motivo? Questa volta nulla che abbia a che vedere con il clima, bensì con la guerra in Palestina.

"Siamo qui oggi perché vogliamo ridare colore alla parola pace. Il governo sta violando clamorosamente l’articolo 11 della Costituzione che dice che l’Italia ripudia la guerra. Invece il governo sta partecipando attivamente al conflitto tra Israele e Palestina", ha detto uno di loro di fronte ai cittadini alquanto infuriati. Alcuni di loro, infatti, non hanno preso bene l'iniziativa. Tanto che si sono scagliati: "Vergognatevi! Non serve a niente quello che fate! Andate a lavorare, nullafacenti". E ancora: "Pago io per pulire!". Solo successivamente Poco gli attivisti sono stati raggiunti dagli agenti della polizia di Stato, presente con cinque auto. 

 

Intanto il gruppo promette un altro presidio, questa volta a Firenze, dove in tribunale si terrà la prima udienza per due attivisti che a luglio 2022 si incollarono alla vetrata di protezione della Primavera di Botticelli agli Uffizi. Per loro i due hanno usato "l'arte per trasmettere un messaggio d'allarme: stiamo andando verso un collasso eco-climatico e sociale" e "per questo rischiano cinque anni di carcere". Domani "Beatrice e Simone saranno accompagnati da un presidio di solidarietà alla prima udienza di comparizione predibattimentale. I capi di imputazioni previsti sono manifestazione non-preavvisata, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. A sostegno della loro azione verrà chiamato a testimoniare Tomaso Montanari, storico dell'arte e rettore dell'Università per stranieri di Siena".