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"Intifada fino alla vittoria": vergogna a Milano, chi scende in piazza contro Israele

Una chiamata a raccolta contro Israele, nel cuore di Milano. Giovani Palestinesi, Unione Democratica arabo-palestinese, Associazione dei Palestinesi in Italia e la Comunità palestinese della Lombardia hanno organizzato un presidio per martedì 10 ottobre, dalle 17.30, sotto la sede del Comune di Milano in Piazza della Scala.

"In questo momento abbiamo bisogno di esprimere massima solidarietà alla popolazione palestinese ancora una volta minacciata dalla violenza del colonialismo israeliano - recita il comunicato -. Da 75 anni la popolazione palestinese combatte per la propria libertà e dignità ed è nostro dovere mostrare la piena solidarietà a un popolo che combatte per la propria libertà".

 

 

 

"Invitiamo tutte le solidali a partecipare con la propria bandiera palestinese, cartelli per dimostrare che Milano è con la liberazione della Palestina e con i popoli che lottano contro il dominio coloniale, ovunque esso sia".

 

 

 

La protesta, definita in maniera inquietante "Intifida fino alla vittoria" riecheggiando le prime sassaiole dei palestinesi contro i militari israeliani (diventati ben presto scontri militari e sanguinosi attentati, tout-court) nasce dalla violenta reazione del governo israeliano che da due giorni sta bombardando la Striscia di Gaza dopo i drammatici fatti di sabato. 

 

 

 

Fatti che i filo-palestinesi di casa nostra non si sognano nemmeno di menzionare. Non una parola, nel comunicato, sui raid di Hamas in Israele che hanno provocato centinaia di morti innocenti tra i civili, con donne e anziane rapite dai kibbutz e perfino da un rave party vicino al confine. Una strategia del terrore che ha sconvolto il mondo e la politica, da destra a sinistra, ma che non pare aver destato grande clamore tra i "Giovani palestinesi".