Tarli
Vittorio Feltri affonda Beppe Sala: Milano paralizzata per la sua guerra alle auto
Il sindaco progressista di Milano non sta molto bene di salute e mi riferisco a quella mentale. Dopo aver riempito la città di piste ciclabili, che hanno paralizzato il traffico in centro, dove si svolgono le attività commerciali più intense, dopo aver incrementato all'inverosimile il numero dei monopattini, strumenti amati dagli aspiranti suicidi, adesso ha dichiarato guerra aperta alle auto che non siano di ultima generazione. Risultato: la capitale effettiva d'Italia oggi è affetta da paralisi progressiva. E la libertà dei cittadini è stata praticamente azzerata. Le persone che abitano in periferia e dispongono di un veicolo che non sia nuovo di zecca sono condannate a usare mezzi pubblici che magari distano un chilometro dalle loro case.
È pur vero che Sala ha concesso a costoro una scatola nera che permette qualche eccezione nei trasferimenti in centro, tuttavia il conteggio dei chilometri ammessi è attivo anche il sabato e la domenica, quando la cosiddetta area B è accessibile a tutti. Quindi una fregatura che punisce specialmente le persone anziane. Siamo alla follia pura. Ecco perché invito gli amici di Fratelli d'Italia che siedono in Consiglio comunale ad organizzare una forte protesta, che comprenda addirittura lo sciopero della fame, per indurre il sindaco a rinsavire.
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Cari consiglieri, ex colleghi, non fatevi intimidire, non fatevi mettere i piedi in testa da un uomo come Sala che se ne fotte della gente e insegue i sogni, anzi i deliri, degli ambientalisti sfegatati. Bloccate le sedute a Palazzo Marino, alzate la voce e traducete la contestazione in una autentica lotta. La cittadinanza deve essere tutelata da chi è animato dalla forza della ragione. Bloccate i lavori della Giunta finché il primo cittadino non avrà ritrovato la pace dei nervi. Non è lecito ridurre la metropoli in una gabbia di matti, a Milano si lavora sodo e c'è bisogno di libertà di circolazione. La battaglia contro le automobili è una idiozia che nulla ha a che vedere col progresso. Sala vada pure in bicicletta, invece di guidare Milano che non ha bisogno di un caporale dissennato bensì di un sindaco lucido. Mannaggia a chi lo ha votato.