Padrona

Chiara Ferragni ordina, Beppe Sala esegue: un caso clamoroso a Milano

Daniela Brucalossi

Da inizio settembre il Ministero dell'Interno manderà a Milano 250 nuovi agenti, tra Polizia di Stato e Carabinieri. Lo ha confermato ieri in un post Facebook il sindaco Giuseppe Sala, dopo il colloquio avuto con il Prefetto di Milano, Renato Saccone, riguardo gli agenti promessi al capoluogo lombardo lo scorso febbraio dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. Meglio tardi che mai, visto e considerato lo stato in cui versa la città, dal centro alle periferie. Altro che sicurezza.

 

«Recentemente abbiamo inserito nuovi organici nella Polizia Locale ed entro fine anno la forza aumenterà di più di 200 persone. Quindi a fine anno avremo quasi 500 persone in divisa in più sulle nostre strade e nelle nostre piazze», ha scritto Sala, riferendosi all'assunzione di 67 nuovi agenti e ufficiali, avvenuta a inizio luglio. Non solo: entro l'inizio di settembre, come assicurato dall'assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, il primo gruppo di assunzioni dell'anno sarà completato raggiungendo il numero complessivo di 120. A novembre, inoltre, l'organico della polizia locale aumenterà di altri 120 agenti. Un numero che dovrebbe essere completato, arrivando a quasi 500 agenti, dalle forze in arrivo da Roma. «Non c'è mai stata nessuna sottovalutazione del problema sicurezza, lo dico con grande sincerità - ha aggiunto Sala - Sappiamo benissimo che c'è da lavorare molto e che la sensibilità dei cittadini è ed è sempre stata alta. E sappiamo anche che la percezione di sicurezza può contare di più del fatto che i reati siano oggettivamente calati. Il nostro dovere è comunque ascoltare i milanesi. Noi stiamo lavorando e andremo avanti. Facendo quello che si deve, nel limite delle nostre possibilità. Perché i limiti, in una istituzione pubblica come in una famiglia, ci sono». 

 

Una precisazione che, guarda caso, arriva dopo le dichiarazioni Instagram fatte la scorsa settimana dall'influencer da 30 milioni di follower, Chiara Ferragni, riguardo la «mancanza di sicurezza a Milano, tra rapine e furti» e l'appello rivolto a Sala. Il riferimento del sindaco alla «percezione di sicurezza» rispetto ai reati in calo - secondo la Prefettura dal 2011 al 2021 i crimini sono diminuiti del 30 per cento- non è però piaciuto a diversi cittadini, che hanno lasciato commenti negativi sotto il post social di ieri. «Venga nelle periferie sindaco caro, dalla sua finestra si vedono solo cose belle. Non è bello esserci solo per la campagna elettorale», scrive Alessandra. «Tanto degrado nella zona della stazione Centrale e nei quartieri vicini. E parliamo di centro città», sottolinea Patrizia. «La zona sud di Milano, che è quella che conosco, è diventata un ghetto. Mi è capitato diverse volte di usare l'app Youpol ma le volanti vengono raramente. Dal 2014, anno in cui sono venuta a vivere a Milano, a oggi la situazione è progressivamente peggiorata purtroppo», lamenta Rita. «Qui nelle case popolari di via Bisnati, nel quartiere di Bruzzano, non c'è nessuna sicurezza», racconta a Libero Grazia, inquilina 63enne. «È un luogo di aggressioni, violenza e spaccio di droga. Venerdì scorso si sono accoltellati a pochi passi da casa mia. Ogni notte spacciano nel mio cortile. Qui mancano le luci, le telecamere, delle pattuglie di polizia nelle ore notturne. La maggior parte di noi non esce la sera per paura di subire violenze o stupri. Chiediamo più sicurezza e più polizia».

«I dati della Prefettura dicono che i reati sono in calo ma ho la percezione, dialogando con i cittadini e i Comitati di quartiere, che anche le denunce siano in calo, perché molti sono sfiduciati- commenta il consigliere di Fratelli D'Italia, Andrea Mascaretti - Quando fanno tre, quattro denunce e poi non vedono la situazione cambiare ma, anzi, a volte ricevono anche minacce e ritorsioni dai delinquenti della zona, alla fine non denunciano più. Non è colpa del sindaco se in città persiste ogni tipo di delinquenza, ma se non si lavora sulla prevenzione e sulla repressione la responsabilità è sua. È stato positivo il suo dialogo con la Ministra Lamorgese qualche mese fa ma sono anni che l'opposizione e i cittadini sottolineano il problema sicurezza a Milano. Questa richiesta andava fatta ben prima». Critica anche l'eurodeputata e consigliere comunale della Lega, Silvia Sardone: «Da sempre è chiaro che per la sinistra la sicurezza è un fastidio e non una priorità. Le critiche che vengono dai cittadini, dai giornali e dai social sono continue e costanti. Nulla che sorprenda visto che tutte le classifiche dei reati, pubblicate da noti quotidiani, vedono Milano in testa alla classifica dei reati in Italia».