Danni e disagi
Milano, devastanti raffiche di vento: due feriti, uno è in gravi condizioni. Si spacca anche il tetto della Stazione Centrale
A causa delle forti raffiche di vento, fino a 90 km/h, un pezzo della copertura del tetto della stazione Centrale di Milano si è staccato. I tecnici stanno verificando l'entità del danno e al momento sono stati allestiti dei percorsi per far entrare e uscire dalla stazione i passeggeri in sicurezza. Due persone, un uomo e una donna, sono stati travolti e feriti da un albero crollato a Rho, alle porte della città. Lui, 64 anni, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Niguarda in codice rosso e sarebbe in gravi condizioni. Secondo le prime informazioni del 118 i due si trovavano a piedi in piazza della Libertà quando sono stati colpiti. L'uomo ha riportato uno schiacciamento addominale, alle gambe e a una spalla, mentre la donna, di 66 anni, è stata sfiorata riportando traumi alla schiena e a un ginocchio. È stata portata al pronto soccorso a Rho in codice verde per delle contusioni lievi.
Il vento ha sradicato anche le bandiere dell'Italia, della Lombardia e dell'Unione europea poste sopra l'ingresso del Consiglio regionale in via Filzi, che è stato transennato. Il Comune ha prudenzialmente chiuso il Castello Sforzesco e anche il cortile di Palazzo Reale, che consente normalmente il passaggio dei pedoni fra piazza Duomo e via Pecorari. Chiusi anche gli accessi ai parchi pubblici, il sindaco "invita la popolazione a non utilizzare le aree alberate non recintate per l'intera giornata".
Stesso provvedimento anche a Monza, dove l'amministrazione comunale ha deciso di chiudere il parco e anche i due cimiteri della città. A Milano "è raccomandato evitare gli spostamenti se non necessari e, nel caso di utilizzo del mezzo privato, evitare i viali alberati e la prossimità a ponteggi edili.
La città, inoltre, è disseminata da motorini e scooter crollati al suolo, difficile la circolazione. Il vento ha divelto parecchi rami e alberi, oltre ad aver fatto crollare dai balconi piante e vasi. Insomma, la città è nel caos.