Nervi tesissimi
Ghali insulta Matteo Salvini a San Siro, il sospetto: "Cos'aveva in mano mentre lo aggrediva"
Gli insulti di Ghali a Matteo Salvini in tribuna a San Siro? Dalle parti del leader della Lega filtra un sospetto, "non detto" ma palese. Il trapper milanese di origini tunisine, tifoso del Milan proprio come Salvini, al gol del pareggio (tutti allo stadio hanno pensato a Tomori, invece era un autogol di De Vrij) si è scagliato contro il leghista che era seduto in tribuna centrale a pochi metri da lui, aggredendolo verbalmente con gestacci e parolacce. Il tutto, sostengono i testimoni, "cercando di filmarsi col cellulare".
Il dubbio che Ghali abbia provato a sfruttare l'occasione per ottenere un bel po' di pubblicità gratuita sui social è legittimo. D'altronde, come Fedez insegna, il "dagli a Salvini" su Instagram, Facebook e Twitter è abitudine assai redditizia in termini di visibilità, clic che si traducono immancabilmente in pubblicità e tanti, tanti euro.
Già nel 2019 il rapper aveva dato al leghista del "fascista" nella sua canzone Vossi bop, con le seguenti rime: "Alla partita del Milan ero in tribuna con gente / C'era un politico fascista che annusava l'ambiente". Evidentemente, il calcio e i colori rossoneri stuzzicano la fantasia di Ghali. "Il leader della Lega era in tribuna con il figlio - hanno fatto sapere dall'ufficio stampa del Carroccio -, e subito dopo il gol del pareggio gli si è avvicinato il rapper in evidente stato di agitazione. Ghali ha urlato una serie di insulti e di accuse farneticanti a proposito dell'immigrazione ed è stato subito allontanato, tra lo sconcerto degli altri spettatori. La società rossonera si è scusata con Salvini, che sul momento non aveva riconosciuto Ghali né aveva compreso i motivi della sua alterazione". Pare che Paolo Maldini, dirigente rossonero che si è ritrovato tra i due tifosi vip, sia rimasto senza parole per l'imbarazzo.