Il caso
Niguarda, 23 gameti saranno destinati a 4 coppie: è la prima donazione volontaria di ovociti della Lombardia
Il Niguarda di Milano centra un altro grande risultato. All’interno del nosocomio del capoluogo lombardo è stata portata a termine la prima donazione volontaria di ovociti della Lombardia. La donatrice ha deciso di intraprendere il lungo iter culminato con la donazione dei gameti, 23 ovuli, che saranno destinati a 4 coppie per la fecondazione eterologa. “Siamo molto contenti di questo risultato”, spiega Maurizio Bini, responsabile del Centro di diagnosi e terapia della sterilità del Niguarda, “in Italia non è facile trovare donatrici femminili, infatti nel nostro Paese la donazione è totalmente volontaria e non remunerata e il percorso si compone di molti controlli e step intermedi. Non va dimenticata, inoltre, la procedura di prelievo molto più complicata rispetto alla donazione maschile".
La donna per poter portare a compimento la donazione, come previsto dalla normativa, si è sottoposta ai diversi controlli di tipo clinico, genetico a cui si affianca anche un percorso di valutazione psicologica necessario per sondare fino in fondo la reale motivazione alla base della volontà di donare. "Dopo aver completato questa prima fase”, continua Bini, “la donna è stata a tutti gli effetti "arruolata" e sottoposta a una stimolazione ormonale, che porta alla produzione degli ovuli che infine vengono, a completa maturazione, prelevati con un ago per via trans-vaginale. E' importante, in tutto questo percorso, della durata di settimane, ridurre al minimo il disagio per la donatrice e il nostro staff ha lavorato costantemente per venirle incontro con la massima disponibilità. La procedura è equiparabile a una donazione da vivente di organi o tessuti con la complicazione aggiuntiva che in questo caso le cellule da donare devono essere prodotte con una terapia preparatoria complessa". Il centro di Niguarda segue annualmente circa 500 procedure di fecondazione omologa a cui si aggiungono un centinaio di casi seguiti per quella eterologa.