Sicurezza, il 62,3% dei milanesi

Eleonora Crisafulli

Il 62,3% dei milanesi non si sente sicuro nei luoghi pubblici. È quanto emerge da un’indagine della Camera di Commercio di Milano, realizzatata attraverso DigiCamere, con metodo Cati, e risalente al giugno 2008. I dati emersi dalle cinque grandi città (Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo) in cui si è effettuato lo studio, vedono un aumento della percezione di insicurezza, con percentuale più alta rispetto al resto d’Italia (55, 2%) registrata nel capoluogo lombardo. Inoltre un'impresa milanese su quattro (518 aziende, ovvero il 23,1%) ritiene che ci sia la necessità di più poliziotti che garantiscano un maggior grado di sicurezza. Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio, ha dichiarato che potrebbe esserci una relazione tra quanto accaduto ieri sera al presidente del Consiglio e i dati emersi dall’indagine: «L'aggressione al premier avvenuta proprio a Milano potrebbe essere un caso, ma lascia comunque aperto un problema. Una questione di ordine, di sicurezza, di operatività serena in un ambiente controllato. La sicurezza è uno degli indicatori più importanti per chi opera sul mercato, come la stabilità delle amministrazioni, la continuità e il rispetto condiviso delle regole. Che poi è anche una richiesta delle imprese. L'insicurezza è un elemento di instabilità e a volte fonte di tensioni per chi tutti i giorni si trova impegnato nella propria attività, spesso vicino al pubblico e quindi direttamente coinvolto nel clima cittadino, con forti conseguenze anche sull'operatività economica».