Verso le elezioni
Gabriele Albertini, c'è la data della decisione sulla candidatura a sindaco di Milano: "Mi prendo ancora del tempo per pensarci..."
Gabriele Albertini deciderà sabato sulla candidatura a sindaco di Milano. Dopo la lettera a Libero nella quale comunicava il rifiuto per motivi famigliari, il centrodestra ha intensificato il pressing: tutti i leader, ultima Giorgia Meloni, hanno dato il loro appoggio alla corsa di Albertini per conquistare il terzo mandato.
"Farò coincidere la chiusura definitiva della mia riflessione con il 15 maggio, sabato, che - ha spiegato oggi al Giorno - è l'anniversario del mio primo giuramento da sindaco davanti al prefetto". "Adesso - ha aggiunto - il quadro e' completo, non ci sono più equivoci, l'appoggio del centrodestra nei miei confronti è pubblico. Ma le mie motivazioni non sono cambiate e quanto ho scritto nella lettera non e' strumentale. Comunque mi prendo qualche altra ora di riflessione, fino a sabato".
E intanto pare sia già arrivato anche il colloquio con con la leader di FdI Giorgia Meloni. Albertini continua a spiegare che le ragioni per il suo no restano, anche se nei giorni scorsi ha sottolineato che restano "spiragli" per un ripensamento. Qualcuno ha pensato che "sia un Macchiavelli e che le mie mosse siano fatte per indurre i leader del centrodestra a convergere sulla mia candidatura. E che mia moglie Giovanna, e io con lei, sia solo un 'instrumentum regni'. Ma non e' cosi'. Io in quella lettera ho scritto la verita'". Certo, sulla carta l'ex sindaco e' il candidato piu' forte contro Sala, seguito dal "più malleabile" Maurizio Lupi. E poi Riccardo Ruggiero che "ha un curriculum ragguardevole ma a livello di notorietà pochi lo conoscono. Pero' ha un vantaggio: pare che lui invece che chiedere sia disposto a mettere capitali nella campagna elettorale". L'attesa sta per finire: sabato Albertini comunicherà il verdetto.
Intanto, ieri ha lanciato l'ennesima stoccata a Giuseppe Sala, che ha detto che mai farebbe il vicesindaco in una giunta con la Carroccio "ma - ha ricordato - ha fatto il direttore generale di un'amministrazione comunale che vedeva la Lega nella maggioranza".