Il futuro del Meazza
Inter e Milan, ennesimo rinvio per il nuovo stadio: braccio di ferro con Beppe Sala
Ennesimo rinvio per la telenovela sul nuovo stadio che Inter e Milan vogliono costruire di fianco al vecchio Meazza. Il Comune di Milano ha infatti prorogato i termini per la consegna della documentazione integrale sul progetto, dopo le modifiche chieste da amministrazione e Consiglio. Il limite del 5 maggio è stato posticipato, rendendo ancor più concreta l'ipotesi che il verdetto sul progetto slitti dopo le elezioni. "L’ho detto più volte che Inter e Milan sanno dove sto di casa, cioè a Palazzo Marino, al di là di qualche tensione il dialogo è sempre necessario" ha detto oggi il sindaco Beppe Sala. "Quindi sono a disposizione delle squadre per tutti i dubbi che ci possono essere e per confermare il nostro percorso". I dubbi di Sala riguardano la proprietà dell'Inter: finché non ci sono certezze sulla volontà degli Zangh di tenere o cedere il club, il piano non andrà avanti. "Non siamo contrari all’operazione, come ho già detto se si trattasse solo di stadio possono cominciare domani mattina perché è un tema loro se invece il tema è la riqualificazione di un’area diventa anche più del Comune e voglio solo garanzia di tenuta nel tempo". L'altro nodo riguarda la coalizione che appoggia Sala: i suoi alleati di estrema sinistra, così come i Verdi, continuano a bocciare il progetto. Non a caso la lista Milano Unita, appena uscita la notizia della proroga, tuona: "Confermiamo la nostra contrarietà ad un progetto nelle mani di società la cui proprietà è opaca, alle prese con problemi finanziari e in trattativa per essere cedute e che stravolge un intero quartiere".
Inter e Milan hanno in mente un nuovo distretto dello sport da 1,2 miliardi di euro con stadio, alberghi, ristoranti e centri commerciali. Lo stadio, 65mila posti, sorgerebbe di fianco al vecchio Meazza: l'impianto attuale non verrebbe demolito in toto, ma resterebbero in piedi una tribuna e una curva riconvertiti in centro sportivo aperto al pubblico. La parola fine sul progetto, con ogni probabilità, arriverà dopo le elezioni di ottobre.