Arrivano i bici-crocerossini
Da Largo Cairoli a piazza San Babila, il pronto soccorso arriva in bicicletta. Dopo Roma, che quest’estate ha lo ha lanciato in via sperimentale, anche a Milano parte il progetto del ‘ciclo soccorso’, un servizio di primo intervento ideato dall’Assessorato alla Salute del capoluogo lombardo in collaborazione con la Croce Rossa meneghina. Prenderà il via a inizio dicembre in modo sperimentale nel cuore della città, dal Castello Sforzesco lungo tutto corso Vittorio Emanuele e vedrà impegnate a turno, per otto ore al giorno, tre squadre di due persone, tutte volontarie che, in sella a biciclette appositamente attrezzate con radioline walkie- talkie, defibrillatori e materiali di primo soccorso, assisteranno fino all'arrivo dell'ambulanza cittadini e turisti colti da malore. Per contattare i ragazzi e richiedere il loro aiuto basterà chiamare la Croce Rossa, che li allerterà immediatamente. “A partire da gennaio – assicura l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna – estenderemo il servizio anche alla periferia della città e alle nelle zone e nei giorni di mercato. Ho già preso accordi con l’assessore Simini, che si è detto entusiasta dell’iniziativa”. Le direttrici lungo le quali le squadre dei ‘ciclo soccorritori’ si muoveranno saranno quattro: partiranno dai quattro punti cardinali e convoglieranno verso il centro cittadino. I “crocerossini sulle due ruote”, riconoscibili grazie a una colorata pettorina con impressa la Croce Rossa e il simbolo dell’ Assessorato alla Salute, pedaleranno senza sosta lungo il percorso loro assegnato, in modo da vigilare costantemente l’intera area di competenza e garantire un soccorso più rapido possibile. L’iniziativa, spiega infine l’ assessore comunale, avrà un duplice effetto su Milano: “Garantirà un aiuto e un soccorso immediato che farà guadagnare minuti preziosi per la salute dei cittadini, e avrà anche un grande impatto di carattere ambientale, in quanto si avvale dell’utilizzo di mezzi non inquinanti e contribuirà, nel suo piccolo, a ridurre lo smog”. Silvia Tironi