Bullismo, dipendenze, razzismo
Se l’Abruzzoe l’Emilia Romagna sono all’avanguardia, la Lombardia resta indietroper quanto riguarda lo psicologo nelle scuole. Eppure anche negli istitutimilanesi gli studenti sono sempre piùalle prese con problemi relazionali, di bullismo, di dipendenze e di razzismoche si manifestano anche nelle classi elementari, ma in territorio lombardo nonesiste ancora una legge quadro che regoli la psicologia scolastica. E se laspagnola Valencia può contare già 150 psicologi assunti direttamente dall’ amministrazionemunicipale, la lontananza si misura “in anni luce” da Milano e provincia, dovela popolazione è quattro volte tanto. "Gli psicologi sono presenti in due terzidelle scuole milanesi statali e paritarie di ogni grado – spiega EnricoMolinari, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia -. Un’attivitàche coinvolge il 20% degli specialisti milanesi: circa 800 psicologi, per l’80%donne, che lavorano in maniera non continuativa e con contratti a progetto.Purtroppo si tratta di interventi lasciati alla buona volontà dei dirigentiscolastici che, non potendo contare su fondi appositi, non possono fareprogrammi a lungo termine. Questa modalità nongarantisce, però, dei risultati. E con la crisi economica in corso non è dettoche tutti i presidi rinnovino il prossimo anno gli interventi di consulenzapsicologica". Dopo quello di quartiere Milano avrebbe bisogno di uno psicologodi base anche nelle scuole.Un esperto che entra in contatto con i giovani chealtrimenti non lo contatterebbero mai pur avendone magari necessità. E’ l’ideadegli psicologi milanesi che vogliono aprire “uno psicologo di base” nellescuole. “C’è un grande bisogno di psicologia scolastica, a cui l’Ordine deglipsicologi cerca di dare risposta – continua Enrico Milinari -. Ma il nostroproblema è di carattere economico e normativo. L’Ordine è alla ricerca diinterlocutori politici che se ne facciano carico. Basterebbero poche risorseper un reale investimento anche economico e per garantire risultati positivi amedio e lungo termine sui giovani che rappresentano il vero patrimonio delPaese”.