Influenza A, nessun allarme

Silvia Tironi

Non si parla di allarme ma di attenzione.Allo stato attuale, la diffusione del virus H1N1 non richiede il protrarsidella chiusura delle scuole. Questi i punti salienti emersi dalla riunionedella task force comunale presieduta dall’assessore alla Salute Giampaolo Landidi Chiavenna per far fronte alla diffusione della Nuova Influenza. Facendo il punto della situazione è emerso che in Lombardia sono 250 i casiaccertati con una stima di un +30% dato da chi si è ammalato ed è guaritospontaneamente senza sapere di aver contratto il virus, che comunque ha unvalore dincidenza di mortalità molto basso (0,5 per mille)rispetto a quello del virus influenzale stagionale. Si ritiene che i periodi dimaggiore diffusione del virus della Nuova Influenza si avranno a fine mese, inconcomitanza con la riapertura delle scuole e del rientro dai viaggi all’estero, e poi a cavallo fra fine dicembre e finegennaio, quando il virus influenzale tradizionale avrà la sua massimadiffusione. “Quest’anno più che mai è importante, entro ottobre,sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale tradizionale - ha spiegato l’assessore Landi -,per tutti, incluse le categorie non a rischio. Questo per evitare incrocipericolosi di virus con complicanze difficili da curare. E poi la prevenzione egli stili di vita sani. Mantenersi in buona salute e rispettare le piùelementari regole di igiene, come lavarsi spesso le mani, è fondamentale. Ènecessario che anche i giovani, che solitamente non si sottopongono al vaccinoantinfluenzale, quest’anno decidano diadottare questa profilassi. Sono infatti fra le categorie a rischio dicontrarre la N1H1. Il Comune di Milano si è attivato per assicurareanche questanno il vaccino contro linfluenza stagionale a tutti i dipendenti e ha presocontatto con le associazioni di categoria affinché facciano altrettanto. “Stiamostudiando massicce campagne di comunicazione - ha aggiunto l’assessore allaSalute - per informare e dare consigli alla popolazione. Cistiamo infine attivando per verificare la fattibilità di quella che ho chiamato‘Operazione mani pulite’. Si tratta dell’installazione inluoghi pubblici, mezzanini della metropolitana e scuole, di dispenser per ladisinfezione delle mani, principale veicolo di diffusione delle malattie aeree,come il virus H1N1”.