Anni di appelli a vuoto

Campi rom, furti e occupazioni: Lambrate in piazza contro Pisapia

Nicoletta Orlandi Posti

Furti, degrado, insediamenti abusivi di nomadi. I cittadini di Lambrate, Rubattino e Ortica sono sfiniti. Cittadini e contribuenti, che in alcuni casi avevano visto in Giuliano Pisapia e nella sua promessa di un «vento in grado di cambiare la città», una speranza. La delusione, quattro anni dopo, è palpabile. Soprattutto, l’insicurezza la fa da padrone. E per questo motivo il comitato «Lambrate informa», sorto per denunciare il degrado della zona, ha deciso di organizzarsi e scendere in strada. Una protesta pacifica e senza simboli di partito, una camminata per le vie interessate dai continui furti, lungo le vie occupate dalle roulotte bianche con i panni stesi, e che si protrarrà fino alle aree ancora oggi occupate, come la ex mensa Innocenti in via Rubattino. Insomma Lambrate si ribella, e si organizza con il tam tam sui social network per denunciare l’assenza di sicurezza e l’immobilismo della giunta Pisapia. I cittadini del comitato chiedono agli attuali amministratori comunali di scendere per strada e di schierarsi tutti insieme al fianco dei cittadini e della loro sicurezza. A ideare l’iniziativa, che verrà realizzata il prossimo 15 settembre, è Roberta Borsa, residente nella zona e anima della pagina su Facebook «Lambrate Informa» divenuta in pochissimo tempo un muro su cui sfogare la rabbia quotidiana verso i continui soprusi. La richiesta è semplice: più sicurezza nel suo quartiere che sembra essere stato dimenticato da Palazzo Marino. «L’idea ci era venuta molto tempo fa quando noi abitanti abbiamo riscontrato l’assenza di benefici derivanti dagli inutili provvedimenti presi dall’attuale amministrazione». spiega Roberta Borsa. «Gli innumerevoli scippi avvenuti nelle nostre strade, e i continui furti negli appartamenti registrati nel mese d’agosto ci hanno convinto che non è più possibile accettare il lassismo delle istituzioni che mette a repentaglio la nostra sicurezza». Da qui l’idea della camminata «per dimostrare alla maggioranza del consiglio di zona 3 che mistifica la situazione, all’amministrazione comunale che nasconde la sua inefficacia dietro a dei numeri che i cittadini ci sono e sono uniti nel pretendere di vivere nella legalità e nella sicurezza perduta esponenzialmente in questi ultimi anni». «Io appoggio pienamente la manifestazione e mi auguro che partecipino anche altri consiglieri di zona», ha commentato Gianluca Boari, consigliere dell’opposizione in Zona 3, sottolineando la necessità di intervenire perché «la politica delle pacche sulla schiena, ovvero quella fatta da allontanamenti temporanei da un posto all’altro, non risolvono il problema in un quartiere ormai in mano a rom e abusivi». «Se mi invitano ci vado», ha invece annunciato Gabriele Ghezzi, consigliere comunale del Pd a Palazzo Marino «ma lo faccio senza propaganda: semplicemente vado perchè mi riconosco in certe cose sulla sicurezza che dico da sempre». «I milanesi sono giustamente preoccupati per la crescente insicurezza e per il degrado che caratterizzano i quartieri» ha ricordato Nicolò Mardegan di NoiXMilano «e le manifestazioni di protesta, spontanee e trasversali, dei residenti sono la prova tangibile che Milano è ormai una città senza governo capace ed efficiente. Palazzo Marino è vacatio sedis, senza autorità riconosciuta dai cittadini perché evanescente nel suo ruolo di garante della sicurezza dei milanesi. Quasi quasi è messa meglio Roma con il commissariamento affidato al prefetto Gabrielli». di MARIANNA BAROLI