Questura hi-tech

La Polizia di Milano sbarca sui social: apre la pagina Facebook e Twitter

Giulio Bucchi

La polizia entra nelle case dei milanesi ma non per una retata. Lo fa con due nuovi canali interattivi su Facebook e Twitter, attraverso cui raccogliere suggerimenti e proposte e offrire così un contatto ancor più diretto con la Questura. I due account, però, non sostituiranno il centralino d'emergenza del numero unico 112, né potranno essere utilizzati come bacheca per gli annunci o le richieste d'aiuto. Con buona pace dell'utente che da qualche tempo invia foto di auto in doppia fila sparse per la città chiedendo un intervento immediato a polizia e sindaco. «La volontà di fruire di nuovi ed efficaci strumenti sociali online per comunicare la propria attività quotidiana - spiegano dagli uffici in via Fatebenefratelli 11 - si affianca alla necessità di interagire con quella porzione di cittadinanza che affida le proprie richieste al web. Se da un lato, infatti, gli utenti della rete cercano informazioni sui social network, dall'altro alle stesse aziende ed istituzioni viene chiesto di interagire con i followers e con i destinatari dei propri servizi». Una porta aperta sul cortile della questura, per sbirciare all'interno seduti sul divano di casa e scoprire non solo attraverso i quotidiani cosa succede in città, quali sono gli interventi della giornata. Sulla pagina Facebook (www.facebook.com/QuesturaMI) e sul profilo Twitter (Twitter @Questura_MI) saranno caricate notizie e foto delle conferenze stampa relative alle operazioni dei commissariati, come l'ultima chiusura di un centro massaggi cinese in piazza IV Novembre, dove il titolare offriva un rapporto sessuale gratis ogni dieci consumati. di Salvatore Garzillo