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Desita Award a 3 designer che innovano la 'Pizza Experience'

Roma, 6 dic. (Labitalia) - Una pizzeria nomade, che può essere allestita sulle spiagge di tutto il mondo; un’innovativa soluzione contro lo spreco di carta che trasforma i rifiuti in qualcosa di prezioso; un’esperienza divertente e conveniente per personalizzare la pizza e mettere tutti d’accordo sul tipo di tonda da ordinare. Sono i tre progetti vincitori dell’innovativo design contest internazionale 'Desita Award - Pizza experience', che ha coinvolto designer e creativi under 35 di ogni angolo del pianeta per ripensare l’esperienza attorno alla pizza. Ideato e promosso da Desita (realtà internazionale specializzata nella realizzazione di brand, concept e format a livello globale), in collaborazione con Fondazione Qualivita e Tuttofood di Fiera Milano e con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il concorso vede infatti sul gradino più alto del podio l’Italia con il progetto firmato da Vincenzo Sorrentino, 'The Sail', seguita da Usa, con Nicholas Bender e il suo 'The Paperoni', e Perù con Vania Valeria Adrianzén e il suo 'Pizzappetite'. Tre artisti dell’innovazione premiati a Roma, presso la terrazza del Marriott Grand Hotel Flora di via Veneto, alla presenza, tra gli altri, dello slovacco David Toth, che ha ricevuto la 'Menzione speciale' per aver sviluppato una particolare confezione aereodinamica che facilita la consegna della pizza con i droni, rispettandone la qualità e la temperatura (progetto E-Pizza). Spaziano, quindi, dal design delle pizzerie al packaging, dai dispositivi digitali per il servizio alle modalità di trasporto, le soluzioni innovative che hanno partecipato alla prima edizione del contest, evidenziando la sensibilità che a livello internazionale ruota attorno a questo autentico simbolo del made in Italy, amatissimo in tutti gli angoli del mondo: la pizza, vera e propria icona del food, al punto che i pizzaioli più importanti sono ormai assurti al ruolo di vere e proprie star. Non a caso, sono milioni le pizzerie sparse in tutti i continenti ed è praticamente impossibile conteggiare le pizze che vengono consumate quotidianamente da miliardi di appassionati. Eppure, a differenza di altre situazioni legate al pianeta food, la pizza e il suo naturale luogo di consumo, ovvero la pizzeria, sembrano essere rimaste indietro per quello che concerne il rapporto con il consumatore, il design dei locali, la fruibilità del prodotto, i nuovi possibili format. “L’intento della gara - spiega Omar Cescut, responsabile del progetto per Desita - è stato proprio quello di colmare questo gap e ripensare la ‘pizza experience’, ma anche di studiare nuovi modi e strumenti per rapportarsi con un consumatore che evolve e che consuma la pizza ovunque. Creare quindi dei format, dei prodotti, delle esperienze in grado di esaltare quello che è uno dei fiori all’occhiello del made in Italy”. Erano tre le categorie in gara: 'Tools & Packaging', per progettazione o riprogettazione di utensili, oggetti, accessori, packaging, ecc. che migliorino l’esperienza di preparazione e/o fruizione dal punto di vista del servizio e/o del cliente; 'Interior & interaction', per progettazione o riprogettazione di ambienti, elementi d’arredo, postazioni, apparecchi elettronici, dispositivi digitali, applicazioni, ecc. che migliorino l’esperienza di preparazione e/o fruizione dal punto di vista del servizio e/o del cliente. Infine, 'Food Design', per progettazione o riprogettazione di soluzioni efficaci per la fruibilità del cibo, nuovi formati, elementi per lo stoccaggio, la conservazione e il trasporto degli alimenti, nuovi materiali, comunicazione, ecc che migliorino l’esperienza di preparazione e/o fruizione dal punto di vista del servizio e/o del cliente. La prossima edizione verrà presentata nell’ambito de 'La Città della Pizza' di Roma e della Milano Foodweek a maggio.