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Vinoè alla Leopolda, appuntamento Fisar con l'enogastronomia di qualità
Firenze, 2 nov. (Labitalia) - Un incontro dedicato ai cambiamenti climatici e il loro impatto sul settore (a livello mondiale, il 2016 è risultato l’anno più caldo a partire dal 1880); una serie di verticali, di incontri ravvicinati con i vitigni più prestigiosi, di degustazioni con i produttori agli oltre 120 banchi d’assaggio, di cooking show; le esperienze di chef e maitre stellati; la presenza del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali: il 5 e 6 novembre, alla Stazione Leopolda (Firenze), trasformata in una vigna indoor, Fisar (Federazione italiana sommelier albergatori ristoratori) porta in scena la seconda edizione di 'Vinoè', un viaggio alla scoperta di vini e sapori inediti, che rappresentano la migliore tradizione enogastronomica in Italia e nel mondo. Idee a confronto, storie di successo, approfondimenti sui temi del comparto: Fisar, infatti, da sempre attenta alla valorizzazione degli abbinamenti enogastronomici, firma una nuova edizione di 'Vinoè', kermesse dedicata alle eccellenze enoiche italiane e internazionali. È l’Enoteca Pinchiorri, tristellato tempio della gastronomia con una monumentale cantina, a inaugurare domenica 5 novembre il ciclo di appuntamenti con le Stelle Michelin. Luca Lacalamita, pastry chef dell’Enoteca, conduce i visitatori attraverso un dolce itinerario fatto di cioccolato e olio a cui si accostano gli inediti abbinamenti vinicoli studiati dai sommelier Fisar. Protagonista della masterclass 'Le Chardonnay en Champagne!' è lo Chardonnay: Cristina Willemsen - Fier Ce Fît - conduce i partecipanti tra i terroires dello Champagne, dalla Montagna di Reims alla Cote des Blancs, dalla Valle della Marna sino alla Cote de Sezanne. Furore Bianco Fiorduva di Marisa Cuomo, Montepulciano d’Abruzzo di Emidio Pepe e Valpolicella Superiore Ripasso Monte Garbi sono al centro delle degustazioni verticali guidate dai relatori e sommelier Fisar. Oltre al vino, i workshop di introduzione alla degustazione di olio e acque minerali. Ad arricchire il programma della prima giornata di 'Vinoè', la premiazione del 'Miglior aommelier dell'anno' e l’incontro 'La viticoltura italiana: passato, presente e futuro'. L’appuntamento, con il 'Miglior Maitre d’Italia', Sokol Ndreko, dello stellato Lux Lucis di Forte dei Marmi, è per lunedì 6 novembre all’orario di pranzo. Un incontro in cui chef e maitre si esibiscono insieme, per svelare al pubblico i segreti del dietro le quinte che portano a raggiungere il perfetto equilibrio tra sala e cucina. A seguire lo chef Cristiano Tomei de L’Imbuto di Lucca (1 Stella Michelin) sarà alle prese con un cooking show sul tema 'integrazione', superando il concetto stesso e fondendo in una sola persona chef e sommelier. Accanto alle degustazioni e alle verticali del lunedì (Pergole Torte | Montevertine, Lauro Podere la Regola; Champagne, Epernay e dintorni; Riesling, Timorasso), l’incontro 'Cambiamenti climatici e viticoltura', coordinato da Tessa Gelisio, scrittrice e conduttrice televisiva, presidente di For Planet Onlus. Negli ultimi 30 anni, infatti, si registra un costante aumento delle temperature e una crescente frequenza di 'eventi estremi': scenari che, se da una parte spaventano, possono rappresentare una opportunità per lo sviluppo di un settore con una forte tendenza alla innovazione unita alla tutela delle radici e della tradizione. Su questo tema intervengono: Giacomo Buscioni, agronomo, responsabile tecnico-scientifico settore bevande fermentate di Foodmicroteam, spinoff accademico dell'Università degli studi di Firenze; Filippo Di Gennaro, ricercatore presso l'Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche in viticoltura di precisione; Daniele Grifoni, ricercatore presso l'Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche afferente al Consorzio Lamma; Marco Moriondo, ricercatore presso l'Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche in modellistica colturale. Tre gli appuntamenti dedicati alla cucina del Levante. Si parte la domenica con il giapponese Masaki Kuroda, chef del Ristorante Serendepico di Capannori, unico per il modo in cui riesce a combinare la cucina di sostanza dell’entroterra toscano con l’eleganza estetica propria della cucina giapponese. Sempre domenica, a seguire, la Luxury Chinese Experience del Fulin, il ristorante gestito da Francesco Han e Stefano Dai. I due chef italocinesi portano i loro assaggi d’Oriente nel cuore di Firenze. Una cucina che, forte delle materie prime di qualità della Toscana, rivisita in chiave gourmet i piatti della provincia di Pechino, abbinandoli a vini ed etichette tricolore di alto livello, per un’esperienza sensoriale complessa e raffinata. A regnare sull’aperitivo è Com Saigon, il primo ristorante vietnamita della città del Giglio.