Lite tra Vespa e Santoro

Silvia Tironi

Vespa contro antoro. Santoro contro Vespa. E il sito di 'Annozero' si mobilita per difendere il suo papà. Nel giorno delle decisioni del vertice Rai sul caso della contestata puntata di giovedì scorso di Annozero sul sisma in Abruzzo, il giornalista Bruno Vespa in una lettera inviata a Giorgio Dell'Arti, autore e conduttore del programma di Radiouno 'Ultime da Babele' definisce "le condizioni di Santoro in Rai di assoluto privilegio". E precisa le differenze tra la sua posizione in Rai e quella del collega di Raidue: "Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai. Santoro in Rai risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete. Lui ha tutta la redazione con contratto giornalistico che ai miei non viene riconosciuto: tanto è vero che quando fanno causa alla Rai la vincono proprio per il confronto con la redazione di Santoro. Infine, quando io fui epurato dalla Rai, mi fu ridotto lo stipendio, mentre Santoro ha beneficiato di un risarcimento di milioni di euro". Il 'Vaf' di Michele - E la replica si Santoro non si è fatta attendere poi tanto. Il conduttore di Annozero, rispondendo dal sito del suo programma nella rubrica 'Vaf' (Valutazioni a freddo), ribatte: "Dopo Fini, Berlusconi, Gasparri, Cicchitto, Carra e Merlo non poteva mancare Bruno Vespa. Comprendiamo le ragioni per le quali al conduttoredi 'Porta a Porta' converrebbe che 'Annozero' non esistesse. Ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione, dovremmo dedurne che deve rifare l'esame. Invece continuiamo ad avere un certo rispetto delle sue capacità e lo invitiamo a venire da noi con i suoiredattori, in modo che ci possa essere un amichevole confronto sulle rispettive posizioni e sulla realtà delle cose. P.S. Non dimentichi di portare il suo contratto". Vespa precisa - E come la replica di Santoro non si è fatta attendere a lungo, neppure per la controreplica di Vespa si è atteso poi molto: "Mi spiace che Michele Santoro - risponde Bruno Vespa - abbia preso per un attacco quella che era la semplice precisazione ad una inesattezza emersa in una trasmissione radiofonica della Rai. Santoro ricorderà che io sono stato sempre contrario al suo allontanamento dalla Rai e lo sono tuttora. Questo non toglie che quanto ho scritto nella mia lettera di oggi a Giorgio Dell'Arti sia vero dalla prima all'ultima parola. Per quanto riguarda il mio contratto con la Rai è l'unico nella storia dell'azienda reso pubblico fin nei dettagli".