Monti, ci tartassa poi ringrazia: italiani reagiscono alla crisi
Il giorno dopo il vertice notturno che si è svolto nella notte tra il 17 e il 18 aprile, il premier Mario Monti parlando al Coni per la consenga del collar ed'oro, la massima onorificenza del mondo dello sport, ha ringraziato gli italiani: "La consapevolezza con cui tutti gli italiani affrontano questo momento difficile è un segno di maturità da parte dei nostri concittadini". "Le vostre vittorie - ha spiegato Monti rivolgendosi alla platea - sono di ciascuna e ciascuno di voi, ma sono anche del paese. Senza coraggio, tenacia e forza è difficile vincere e senza queste doti che definirei di carattere è facile che si faccia strada la sensazione di ricorrere a scorciatoie. Bisogna mettere anche in conto - ha aggiunto - che a volte dare il meglio di sè può non bastare. La sconfitta, in quel caso, non è indolore ma va messa in conto e bisogna saperla superare". E' in seguito alla sconfitta, per Monti, che bisogna ricorrere a due elementi di fondo: "l'analisi delle cause della sconfitta e la pianificazione del nuovo traguardo". Appello alle imprese - Per restituire speranza al paese, ha aggiunto Monti, "è la classe dirigente a dovere fare di più: è l’impegno che condivido con tutti ed è un messaggio di speranza anche quello che voi donate agli italiani con le vostre imprese", ha aggiunto Monti rivolgendosi alla platea composta da atleti ed atlete. Monti ha poi ricordato l’anno appena trascorso, all’insegna dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’unità d’italia: "durante tutto l’anno milioni di bandiere hanno sventolato dalle finestre delle case degli italiani e più volte ha risuonato l’inno di Mameli. La speranza è che anche nel 2012 il tricolore e l’inno di Mameli continuino a sventolare e risuonare nelle case degli italiani"