Obama, le guardie del corpo vanno a prostitute

Nicoletta Orlandi Posti

I servizi segreti Usa hanno richiamato una decina di agenti della scorta a Barack Obama nella visita in Colombia, dopo che almeno uno di loro si sarebbe intrattenuto con una prostituta locale. Un portavoce ha spiegato al Washington Post che "ci sono state accuse di condotte improprie a Cartagena", la città a nord di Bogotà in cui si tiene il vertice delle Americhe, "prima dell’arrivo" del presidente americano. Gli agenti richiamati in patria sono stati rimpiazzati da altri colleghi e saranno deferiti alla commissione disciplinare interna all’U.S. Secret Service. "Questo avvicendamento non influisce sul piano di sicurezza complessivo messo a punto per il vertice", ha assicurato il portavoce Edwin Donovan, sottolineando che "tutte le accuse di condotta impropria vengono prese molto seriamente". Donovan non ha precisato nè il numero di agenti coinvolti, nè il tipo di condotta impropria, ma il presidente dell’associazione che raggruppa gli appartenenti alle forze dell’ordine Usa, Jon Adler, ha affermato che almeno in un caso si tratta di rapporti con prostitute.   Guai presidenziali - Non è la prima volta che agenti della scorta presidenziale finiscono nei guai. A novembre un agente della sicurezza era stato incriminato per omicidio preterintenzionale dopo aver sparato a un uomo durante una lite davanti a un fast food alle Hawaii, dove si trovava per una missione preparatoria in vista di un vertice dell’Apec presieduto da Obama. E ad agosto un altro agente era stato arrestato per guida in stato di ubriachezza in Iowa durante i preparativi per una visita di Obama nel Midwest.