Bosusco libero: "Vacanza" Ridiamolo ai maoisti...
La notizia è arrivata qui all'alba, quando però in India era già mattina inoltrata: Paolo Bosusco è stato liberato dai suoi rapitori maoisti nell'Orissa ed è ora in viaggio verso Calcutta, dove ad attenderlo ci sarà l'ambasciatore italiano in India. C'è voluto un mese per salvare il capellone appassionato di India, che anche in progionia non ha mai smesso di decantare l'Orissa e i suoi abitanti. Ci sono voluti grandi sforzi diplomatici e c'è voluta la liberazione di alcuni maoisti, compresa la moglie del loro leader Sabyasachi Panda. E lui cos'è la prima cosa che dice al Tg1 subito dopo la liberazione? "Sto bene, sono forte e me la sono cavata". E fin qui va bene, per i ringraziamenti a quanti hanno lavorato o si sono preoccupati per lui ci sarà tempo più avanti. Poi: "Ho fatto una vacanza pagata". Vacanza? O noi abbiamo capito male che Bosusco ha rischiato la vita, o le minacce di morte dei maoisti erano farloccate. Ed in effetti è lo stesso Bosusco, al telefono con Sky Tg24, a cercare di rimediare? "Una vacanza? No, è stata dura. E' stata una battutaccia per tranquillizzare i familiari". E il padre Azelio aveva commentato: "E' innamorato dell'India. Tornerà? Non so, ma è un grande personaggio, il suo percorso di vita è interessantissimo". Bosusco, che quando non è in India vive in Val di Susa, era stato rapito lo scorso 14 marzo, insieme a Claudio Colangelo che era stato liberato dai maoisti per le precarie condizioni di salute lo scorso 25 marzo. Paolo Bosusco è libero, guarda il video su LiberoTv "Intervento italiano determinante" - L’intervento italiano nel negoziato per la liberazione di Paolo Bosusco è stato "determinante perchè non vi fossero azioni di forza che hanno segnato altri sequestri da parte di gruppi naxaliti". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Washington al termine del G8 dei capi delle diplomazie. Terzi ha aggiunto di aver saputo della liberazione nella notte e, dopo essersi assicurato che venisse trasferito in una zona sicura, di aver informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.