Luce, bolletta su del 9,8% Colpa dell'energia verde
La stangata senza fine: a partire dal 1° aprile le bollette della luce e del gas, tra tasse, accise e balzelli, saranno ancora più care. L'aumento per quel che riguarda la luce è spaventoso: il balzo sarà del 5,8% nel mese di aprile, e a maggio si aggiungerà un ulteriore 4% per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate, che renderanno ancor più insostenibile la bolletta. Così da maggio gli italiani, per la bolletta della luce, dovranno sborsare in media il 9,8% in più. Ma le brutte sorprese non sono terminate, perché da aprile salirà anche la bolletta del gas dell'1,8 per cento. Per una famiglia tipo, la maggiore spesa annua per l'elettricità sarà di circa 53 euro, mentre per il gas salirà di 22 euro. I prezzi - Scendendo nel dettaglio, dal primo aprile il prezzo di riferimento dell'energia elettrica sarà di 18,292 centesimi di euro per kilowattora, cifra che comprende le tasse. La spesa media annua di una famiglia schizza così a 494 euro: 294 euro (pari al 59,5% del totale della bolletta) per coprire i costi di approvvigionamento dell'energia e commercializzazione al dettaglio; 68 euro (pari al 14%) per i servizi tariffati a rete (trasmissione, distribuzione e misura); 67 euro (pari al 13,5%) per le imposte che comprendono l'Iva e le imposte erariali, o le accise; 64 euro (pari al 13%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge. "Un segnale ai decisori" - I rincari sono stati comunicati dall'Autorità dell'Energia, che ha sottolineato come con la mazzata si punti a dare un segnale ai "decisori" delle politiche energetiche impegnati a scrivere le nuove norme in materia di rinnovabili. Peccato che il "segnale" lo paghino gli italiani. Guido Bortoni, presidente dell'Authority dell'Energia, ha spiegato che il rincaro della bolletta della luce per gli incentivi diretti alle rinnovabili è stato sospeso per un mese: non scatterà ad aprile, ma a maggio. Una decisione, questa, ha spiegato Bortoni, per "dare un segnale chiaro e concreto. Il tempo di un mese potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare migliori scelte, con modalità sopportabili per i cittadini e per le imprese, alle quali si sta già chiedendo uno sforzo titanivo vista la congiuntura economica". "Rinnovabili non in discussione" - "Come abbiamo già espresso in numerose segnalazioni a parlamento e governo: efficienza energetica e fonti rinnovabili non sono in discussione. Occorre quindi creare - ha aggiunto Bortoni durante una conferenza stampa - le condizioni per reinserire la programmazione degli incentivi in un percorso di coerenza generale a tutela sia dei consumatori che dei soggetti attivi nella green economy. Bisogna tenere conto che alcuni obiettivi previsti dalla programmazione degli incentivi sono stati raggiunti già quest’anno, quando l’insieme degli incentivi alle rinnovabili/assimilate supererà di 10 miliardi di euro, con una spesa diretta di oltre 70 euro a famiglia, più i costi indiretti indotti nel sistema elettrico e nel mercato. Infatti, nell’aumento del 5,8% delle bollette elettriche l’effetto indiretto delle rinnovabili intermittenti vale circa il 40%".