Borsa e spread, è tensione. "Fondo SalvaStati a 800 mld"
Torna aria pesante su Piazza Affari. La Borsa di Milano ha chiuso in rosso, a -3,3%, pagando a caro prezzo la tensione sui titoli di stato, con lo spread di nuovo a livelli allarmanti (346 punti) e i bancari a picco. A livello internazionale, la credibilità dell'Italia è messa a dura prova dalle incertezze sulla riforma del lavoro e le possibili paludi parlamentari in cui sta finendo il disegno di legge licenziato dal governo Monti. E anche la minaccia di Monti di possibili dimissioni non aiuta certo a trovare tranquillità, così come l'ennesimo allarme di Ocse e ministro dello Sviluppo Corrado Passera di un 2012 in recessione. E così lo spread tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi schizza a 346 punti base, con il rendimento al 5,26 per cento. Piazza Affari giù - In Borsa, come detto, malissimo i bancari. Mps perde l'11% (per colpa della pesante perdita netta contabile, 4,69 miliardi, e la svalutazione di avviamenti per 4,26 miliardi). Male anche Fonsai: l'assicurazione del gruppo Ligresti, più volte in odore di crac, ha minacciato vie legali contro tutti coloro che paragonano la sua situazione a quella del San Raffaele. Fondo salva-Stati - L'allarme però non riguarda solo l'Italia ma un po' tutta l'Europa, Spagna in testa. Prova a infondere un po' di ottimismo il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che da Copenhagen per il vertice dell'Eurogruppo in serata ha annunciato che il firewall europeo, il fondo salva-Stati, sarà di 800 miliardi e "riuscirà a convincere i mercati". Sempre oggi, Schaeuble ha difeso davanti ai deputati del Bundestag e alla cancelliere Angela Merkel il secondo prestito per la Grecia appena concordato: "C'erano molti lobbysti del settore finanziario che lo ritenevano pericoloso e pensavano non avrebbe funzionato - ha dichiarato - ma ha funzionato.. I lobbysti e chi semina timori non hanno sempre ragione. Abbiamo preso la decisione giusta". Nel pacchetto di leggi al vaglio del parlamento tedesco ci sono proprio la costituzione del Meccanismo Europeo di Stabilità (Esm) e la realizzazione del patto fiscale europeo per una maggiore disciplina di bilancio.