Il risparmio tra fondi e polizze: ecco come cambiano le tasse
Quasi tre mesi dopo l'entrata in vigore delle nuove aliquote sulle rendite finanziarie e pochi giorni prima della scadenza per i primi adempimenti, l'Agenzia delle Entrate ha diffuso la circolare sul nuovo regime: sono state rese note le indicazioni dell'Agenzia su come cambia la tassazione nel mondo del risparmio. Le novità riguardano fondi, azioni e conti correnti: ecco cosa cambia. Conti Bancari - Per determinare l'aliquota da applicare sui redditi da conti bancari e postali, che sono tipicamente interessi, occorre considerare il momento in cui gli interessi maturano. L'aliquota del 20%, dunque, vale per tutti gli interessi esigibili a partire dal 1° gennaio scorso, indipendentemente da quando vengono percepiti. Obbligazioni - Le Entrate hanno risolto il difetto di coordinamento delle norme sulla soppressione del prelievo del 20% in caso di anticipato rimborso delle obbligazioni che hanno una scadenza non inferiore a 18 mesi: l'Agenzia ha precisato che la somma è comunque dovuta in relazione agli interessi maturati sino alla fine del 2011. Polizze con cedola - Per le polizze con cedola il reddito maturato fino al 31 dicembre 2011 si computa senza alcuna decurtazione, sussistendo al momento dell'erogazione della prestazione ricorrente le condizioni per determinare con certezza l'eventuale guadagno dell'assicurato. Titoli partecipativi - Arriva un'apertura anche per i titoli partecipativi, sui cui proventi l'aliquota era al 27%, mentre ora passeranno al 20 per cento. Questi titoli, fino ad oggi, non hanno avuto mercato proprio per l'aliquota maggiorata. Nello specifico si tratta di strumenti con particolari diritti determinato dallo statuto, dalla possibilità di nominare un amministratore al diritto di conversione in altri strumenti finanziari o in partecipazioni azionarie. Titoli per il Sud - Sono tra quelli più protetti dalla manovra di Ferragosto 2011: le rendite finanziare vengono salvaguardate. I titoli di risparmio emessi per il sostegno dell'economia meridionale non soltanto sono stati esentati dalla tassazione al 20%, ma beneficiano anche di un'aliquota particolarmente bassa, pari al 5 per cento. Paesi White List - Salvi dall'aumento dell'aliquota al 20% anche le obbligazioni emesse dagli stati che consentono un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale.