Monti paga per l'articolo 18 Perde 5 punti di gradimento

Lucia Esposito

L’articolo 18 fa perdere qualche consensi Mario Monti, anche se il premier resta comunque a livelli record di gradimento per gli ultimi 15 anni. Rispetto a una settimana fa, il professore si attestat al 56% del gradimento degli italiani, comunque in calo di 5 lunghezze percentuali rispetto alla scorsa settimana. Grillo ko - Sono i risultati del sondaggio settimanale realizzato da Emg per il Tg La7 di Enrico Mentana. Nel corso della settimana, però, è stato tutto l'elettorato a spostarsi verso sinistra: cala l'ala moderata e cresce il Pd. Flessione pure per la Lega Nord, mentre prosegue il periodo negativo di Beppe Grillo e del Movimento Cinque Stelle.Su il Pd, giù la Lega - Il Pd, spingendo sulla necessità dell'articolo 18, è passato dal 26 al 26,6 per cento. Crescita più lieve per il Pdl, che è passato dal 23,6% al 23,8 per cento. A cedere più degli altri è la Lega Nord, che paga con mezzo punto (dall’8,4 al 7,9%) nonostante il no alla modifica all’articolo 18. Una linea, questa, che evidentemente convince più gli elettori di sinistra che quelli di centrodestra. Terzo Polo - Nulla si muove, invece, nell’area del Terzo Polo: per un Udc che guadagna lo 0,2% (da 7 a 7,2%) c’è Futuro e Libertà che passa dal 3,2% al 3 per cento. A sinistra lieve crescita sia per Idv che passa dal 7,7 al 7,8%, sia per Vendola e Sinistra e Libertà, che va dall’8,7 all’8,8%. Ancora deludente il Movimento a Cinque Stelle che torna sotto il 4 per cento, a quota 3,9. Lunedì scorso i grillini erano al 4,4 per cento.