Stanotte torna l'ora legale Risparmieremo 95 mln di euro
Torna l’ora legale: stanotte si dormirà 60 minuti di meno. Alle due di domani mattina scatterà infatti lo spostamento delle lancette degli orologi, che dovranno essere regolati un’ora avanti. Si tornerà all’ora solare domenica 28 ottobre. Quasi tutti i paesi industrializzati si sono dati una regola: nell’emisfero boreale il regime di ora legale inizia l'ultima domenica di marzo, mentre nell’emisfero sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine. Dalla scelta dei paesi industrializzati si discosta il Giappone che segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre e comunque l’ora solare. Disinteressati all’adozione dell’ora legale la maggior parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia. Risparmi - Durante il periodo di ora legale Terna prevede un risparmio complessivo dei consumi d’energia elettrica pari a 630,2 milioni di kilowattora. Si tratta di una quantità d’energia corrispondente alla metà dei consumi domestici annui di una regione come l’Abruzzo o il Trentino (circa 200mila famiglie). In termini di costi, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 14,9 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico relativo all’ora legale per il 2012 è pari a circa 95 milioni. Attacchi di rabbia - Insonnia, irritabilità, ansia: i "classici" disturbi legati all’ora legale, con lo spostamento delle lancette di un’ora che per qualche giorno (più o meno una settimana) provocherà una sorta di effetto 'jet-lag', quest’anno saranno accentuati dalla crisi. Lo sottolinea Paola Vinciguerra, psicologa, Presidente dell’Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, secondo cui la novità di quest’anno è la situazione psicologica generale: "Interviene un fattore minimo come il cambiamento di un’ora che però crea qualche alterazione psicofisica, in una situazione emozionale molto più allarmata e ansiogena degli anni scorsi. Il carico che può dare quest’ora in più sarà un aumento della rabbia. In questo momento di crisi epocale, strutturale, siamo tutti estremamente destabilizzati, ci può essere un momento di tensione e di rabbia. Quindi sarà bene osservarci, controllarci, usare la respirazione". Per il resto, avverte la psicologa, "prepariamoci ad affrontare i disturbi da ora legale, che ha un impatto immediato non positivo su un essere umano che, obbligato a spostare di un’ora in avanti le lancette dell’orologio, subisce una sollecitazione violenta. Avremo a che fare con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa, tensione muscolare, tutti disturbi dovuti ad un cambiamento del ciclo del sonno". Solo una volta superato l’adattamento, continua la Vinciguerra, "potremmo godere dei benefici della stimolazione della luce. Ci sentiremo più attivi e ci sarà una risposta di vitalità. Questa aumenterà sempre di più fino a giugno quando ci sarà l’esplosione dell’estate". La inventò Franklin - L’idea fu di Benjamin Franklin (1706-1790) per motivi di risparmio energetico, ma nessuno gli prestò particolare attenzione in un’epoca in cui l'industrializzazione era ancora agli albori. Andò meglio al britannico William Willet: siamo agli inizi del Novecento e l'industrializzazione del paese fece sì che nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera all’ora legale che si chiamava British Summer Time. In Italia l’ora legale fu adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Dal 1966 al 1980 si stabilì che l’ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre; dal 1981 al 1995 si decise invece di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime definitivo è entrato in vigore nel 1996, quando a livello europeo si dispose di prolungarne la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.