Napolitano molla nel 2013 Una donna al Quirinale?

Nicoletta Orlandi Posti

Denunciando una certa stanchezza, e il peso dell’anagrafe, Giorgio Napolitano fa sapere che il prossimo anno tornerà ad essere privato cittadino.  Il super lavoro a cui è stato sottoposto negli ultimi tempi - dalle dimissioni di Berlusconi alla ricerca di tecnici a cui affidare il governo, fino alle estenuanti trattative per trovare una sintesi alla riforma del lavoro - lo hanno sfiancato. E ora non ne può più. "Non si deve mai ritenere di essere insostituibili", ha spiegato il Capo dello Stato. La confidenza viene affidata ad un gruppo di studenti della Scuola media 'Virgilio' di Roma, ed è contenuta in una trasmissione realizzata da Rai Educational. "Effettivamente la stanchezza c'è, e poi non si deve mai ritenere di essere insostituibili", spiega Napolitano rispondendo ad una domanda ben precisa. Questa: "Quando finirà la sua carica da Presidente della Repubblica, lei pensa di ricandidarsi?"."Sono una persona che ha lavorato molto, ha avuto molte soddisfazioni, molte responsabilità, ma sono una persona molto avanti negli anni", precisa il Presidente. "E' necessario passare la mano, è necessario che si facciano avanti altri anche per la carica di Presidente della Repubblica. Quindi, dopo il maggio del 2013, potremo vederci di nuovo, quando vorrete, ma sarà da privato cittadino". Corsa alla successione - Si apre, a questo punto, la corsa alla successione. Per il Colle pare favorito d'obbligo Mario Monti, premier che proprio nel 2013 finirebbe il suo mandato da 'salva-Italia'.  Ma occhio alle quote rosa, visto che è lo stesso Napolitano a lanciare la volata: "Sicuramente rimane ancora, se non un vero e proprio pregiudizio, una resistenza a scegliere una donna per certi incarichi. Questo, prima di arrivare a quello di presidente della Repubblica, riguarda molti incarichi - aggiunge il presidente - se si pensa ad esempio che fino a non molto tempo fa anche in certi alti gradi della magistratura non c'erano donne". "Più le donne si faranno sentire, prima arriverà - mi auguro presto - il momento in cui ci sarà anche una candidata donna a presidente della Repubblica e potrà essere eletta". Per essere eletti al Quirinale, occorre avere almeno 50 anni. Tra le donne della politica, le papabili non sono molte: Emma Bonino, ex commissaria europea proprio con Monti, è la favorita. Oltre alle donne, sono in tanti a giocarsi le loro carte: Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Romano Prodi, giù giù fino a Massimo D'Alema e Gianfranco Fini. Napolitano lascia nel 2013: voi chi vorreste al Quirinale? Votate il sondaggio di Liberoquotidiano.it