Monti premier globetrotter: 60mila km in 120 giorni
Il "viaggio" più importante, curiosamente, è stato anche il più corto: appena 640 metri che separano l’Hotel Forum, al centro di Roma, dal Quirinale. Un breve tragitto che Mario Monti ha percorso, esattamente quattro mesi fa, per sciogliere la riserva e accettare l’incarico di guidare il governo. Da allora, non si è praticamente più fermato, in un tour de force di viaggi da fare invidia Papa Giovanni Paolo II. Dal 16 novembre, giorno dell’insediamento a Palazzo Chigi, il Professore ha sempre avuto la valigia in mano. In totale, 58mila 500 chilometri in 120 giorni (sommando andata e ritorno), una media di 14mila 625 al mese e 487 al giorno, compresi i 2 chilometri e mezzo che separano Palazzo Chigi da Città del Vaticano, dove Monti ha incontrato Benedetto XVI a metà gennaio. E senza contare i molti spostamenti all’interno dei confini nazionali. Le mete più gettonate, come è naturale, sono Bruxelles e Strasburgo, sedi istituzionali dell’Ue, dove Monti ha partecipato ai vertici anti-crisi. Ma anche le principali Capitali del Vecchio continente per incontrare Merkel, Sarkozy e Cameron e la trasferta in Libia, dove insieme al premier Abdel Rahim al Kib ha firmato la dichiarazione di Tripoli per rafforzare l’amicizia e la cooperazione tra i due Paesi dopo la tragica fine di Gheddafi. Il mese di febbraio, quello del viaggio negli Usa, a New York e Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato quello più impegnativo: 14mila 832 chilometri, considerando anche i 400 che separano le due città americane. E nel mese in corso, il premier prenderà la strada dell'est, con una lunga trasferta in Asia.