No alla responsabilità civile: le toghe non vogliono pagare
Il Consiglio Superiore della Magistratura dice no alla responsabilità civile dei giudici. Il plenum del Csm, con 19 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto, ha bocciato l'emendamento proposto dal deputato leghista Pini alla legge comunitaria approvata alla Camera e ora all'esame del Senato. La legge prevede ora che chi ha subito un danno ingiusto possa rivalersi in sede civile sui giudici nel caso che le stesse toghe abbiano deliberato "in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell'esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia". Per il Csm, però, tutto questo mette a rischio l'autonomia della magistratura. La bocciatura dell'emendamento è arrivata con richiamo alla sentenza della Corte costituzionale n. 18/89, che "evidenzia l'esigenza di tutelare l'autonomia e l'indipendenza della magistratura quale presidio indispensabile per la tutela dei diritti fondamentali di ciascuno". Ebbene, "di fronte alla praticabilità ampia dell'azione diretta, il magistrato, destinato a scegliere tra tesi contrapposte, potrebbe essere condizionato e influenzato in tale scelta e portato a preferire la soluzione che lo possa meglio preservare dal rischio dell'esercizio dell'azione diretta". Il Csm aveva già dato parere negativo lo scorso 28 giugno,