Porno Rai in fascia protetta: droga, sesso, ammucchiate
Questa sera il presidente del Consiglio Mario Monti incontrerà Alfano, Bersani e Casini. Con i tre leader di partito discuterà, ha annunciato, anche di Rai. Chissà se, oltre che di delicati equilibri politici e di poltrone, i convitati troveranno il tempo di parlare di ciò che la televisione di Stato trasmette, gentilmente finanziata dai soldi del canone. La riflessione sul servizio pubblico meriterebbe di essere condotta anche al di fuori dei grandi eventi, perché tra una svalvolata di Celentano, una visione ravvicinata delle mutande della Littizzetto e un flop della Costamagna, ci sono anche programmi più lontani dal dibattito politico ma ugualmente discutibili. È il caso di una serie tv che viene trasmessa due volte al dì da Rai 4, la rete molto trendy (con l’innegabile merito di proporre splendidi serial dal mondo intero) diretta da Carlo Freccero, uno che non si degna di comparire in una frase se ad accompagnarlo non c’è la parola «genio». Si chiama Fisica o chimica, appare tra le 9.15 e le 10.40 e di nuovo tra le 13.45 e le 15.10. Cioè in una fascia più protetta del panda. L’orario, d’altronde, è perfetto per il target di spettatori a cui si rivolge: i ragazzini e gli adolescenti (in gergo questi programmi sono indicati come teen drama). La storia - La storia si svolge in un liceo privato di Madrid chiamato Zurbaràn (il format è spagnolo), una scuola che probabilmente rappresenta il sogno erotico di ogni giovanotto in tempesta ormonale. I protagonisti sono gli studenti, per lo più minorenni, a cui si affiancano alcuni insegnanti e un paio di personaggi di contorno. Argomento principale: il sesso. Ce n’è per tutti i gusti: triangoli, scambi di coppia, festini, rapporti etero, omo e bisessuali, ammucchiate, stupri... Nella puntata di ieri ci siamo gustati una serata a tre fra B erto, barista del liceo, il professore di ginnastica Vaquero e la professoressa di lettere Veronica. Iniziano sul divano di casa, con la signorina che accarezza le cosce dei due. Poi i maschioni ricambiano e capita pure che, nell’impaccio di giostrarsi la fanciulla, si scambino una carezza e un mezzo bacio. Fatto che li eccita molto, scombussolandoli anche un po’. Non saremo mica bisessuali?, si domandano. Allo spettatore risulta chiaro che il contatto ai ragazzoni è piaciuto, e il messaggio è che l’importante è divertirsi, dunque che ci diano sotto. Il barista Berto, il giorno seguente, si trova in uno spogliatoio assieme allo studente Fer, gay dichiarato (e alle soglie della minore età, a quanto pare). Scambiano qualche parola sui rapporti di coppia e a Berto (in mutante e a petto nudo) torna in mente lo strusciamento con l’amico della sera prima, cosa che gli procura una vistosa erezione. Subito notata dal ragazzino. Incidentalmente, la professoressa Veronica che i due si sono spartiti è mamma della studentessa Teresa (anche lei minorenne), la quale è stata drogata da un compagno di scuola e violentata durante una festa alcolica. Festa in cui lo studente Fer di cui sopra, arrabbiato col fidanzato che lo aveva tradito e nei fumi dell’alcol, si accoppia con la studentessa Yoli. Anche costei era ubriaca e in collera: aveva appena lasciato il fidanzato Julio, dopo essere andata a letto con il padre di lui (sotto ricatto). Ma siamo solo agli inizi della quinta stagione, iniziata a febbraio (ne mancano tre alla conclusione). Nelle precedenti abbiamo visto di meglio. I prof - Per esempio le vicende della professoressa Irene, una col debole per i ragazzini. La signorina, simpatica e caruccia, ha avuto una relazione non certo platonica con lo studente Isaac. Lui ha 17 anni, lei 27. La prima volta lei era un po’ alticcia, dunque andrebbe scusata, senza contare che lui le ha anche attaccato dei parassiti. Ma il rapporto prosegue, tanto che un giorno la coinquilina di Irene (la professoressa Blanca) si accorgerà della presenza del ragazzo notando le sue chiappe nude sporgere sotto un tavolo. In seguito, l’insegnante si sbaciucchierà con un altro studente, tale Cabano. Il quale a sua volta ha partecipato a un triangolo con due compagne di scuola, che si erano già scambiate parecchie effusioni fra loro. L’avventurosa Irene, poi, sarà protagonista di scambi di coppia, col suo fidanzato (docente di inglese) costretto ad ascoltarne le rumorose effusioni dalla stanza accanto.Tra un culo al vento, uno strip e un accoppiamento alcolico potremmo continuare per ore. Anche il professore d’arte Rocco, per dire, si mostra in tutto il suo nudo splendore nell’atto di copulare con la studentessa Alma. E al giovane gay David interessa molto il barbuto consulente per l’orientamento... Ecco, questo è un succinto campionario di ciò che va in onda su Rai 4 al mattino e subito dopo pranzo, orari perfetti per i ragazzi. Non lo facciamo notare per bacchettonismo, e nemmeno per omofobia, ci mancherebbe. Non neghiamo nemmeno che la serie sia ben riuscita, non a caso in Spagna è stata un successo (però sul canale privato Antena 3). Ci permettiamo soltanto di riflettere sui contenuti che veicola a qualche centinaia di migliaia di spettatori. Al mattino Fisica o chimica viaggia intorno al 3% con oltre 130 mila fan, più di programmi come Omnibus su La7. Al pomeriggio è sopra l’1%, ma con quasi 200 mila ascoltatori. E crediamo che non si tratti di massaie. Messaggi - Non sono tanto i nudi o i gemiti o gli atti sessuali che scandalizzano. Piuttosto il messaggio. La serie nasce nella Spagna di Zapatero e ne incarna gli ideali: libertà uguale assenza di regole. Assumere droghe è normale e concesso. Bisogna obbedire ai diktat del politicamente corretto gay: il personaggio migliore, quello più onesto, buono e sensibile è l’omosessuale Fer. Mentre gli altri rimestano nel torbido, i gay sono puri e vanno trattati come orsi bianchi. La professoressa che rifiuta di celebrare la settimana di «orgoglio omosessuale» viene assalita in quanto «fascista». La sfera sessuale è resa pubblica fino alla nausea. Chiunque esprima idee anche vagamente «conservatrici» è dipinto come un imbecille. Lo studente Quino, cattolico, appare come un cretino patentato fino a che insiste a mantenersi casto. Quando finalmente decide di concedersi alla compagna Alma (vediamo quasi tutto, nella vasca piena di schiuma) allora comincia a sembrare più intelligente. Tutti vanno con tutti, senza posa e senza problemi, le famiglie non esistono, e se sembrano «tradizionali» rivelano presto vergognosi lati oscuri. L'ira dei cattolici - L’associazione cattolica Aiart ha chiesto, nelle settimane scorse, la soppressione della serie. Freccero si è indignato, ha detto che la considera «pedagogica». Noi certo non chiediamo chiusure o censure, per carità. Ci domandiamo solo se la minuscola strisciolina rossa del «vietato ai minori» basti a sconsigliare la visione ai ragazzini. E ci permettiamo di chiedere, anche a Lorenza Lei, se questo è il servizio pubblico che la Rai deve fornire ogni giorno in fascia protetta. A noi sembra pornografia intellettuale, e pazienza per i culi. di Francesco Borgonovo