Rame sputtana ex senatori "Fate la carità, vergogna"
"Ma state ragionando con la testa o con un'altra parte del corpo lontana dal cervello?". Una frase semplice, diretta ed efficace rivolta dall'ex senatrice Franca Rame agli ex senatori. Il punto è che la moglie di Dario Fo ha ricevuto una lettera dell'associazione degli ex componenti di Palazzo Madama, una lettera che, spiega la Rame, "si chiude con una questua da accattoni: cioè con la richiesta ai 'socio' (socia a me? Ma soci sarete voi) di un contributo di 15 euro mensili" per finanziare il loro programma di incontri ("il carico economico di questa attività grava totalmente sui nostri iscritti e le risorse restano limitate", spiegano nella lettera). La denuncia della Rame è stata ospitata dalle pagine de Il Fatto Quotidiano, dove fa capolino anche la versione integrale della missiva firmata dal presidente dell'associazione, Gerardo Bianco, dal vicepresidente vicario Renzo Bianco, dal segretario Antonello Falomi e dal tesoriere Maurizio Eufemi. "Privilegi reali" - Come ricorda la Rame, Falomi, con 4 legislature alle spalle, "se non erro" ha maturato un vitalizio da 9mila euro al mese; di Gerardo Bianco, 7 legislature, "non oso immaginare il vitalizio al mese"; Maurizio Eufemi, 2 legislature, "credo 5mila euro"; Renzo Patria, "una sola legilsatura, appena 3mila euro, poveretto". Ma nella lettera i componenti dell'associazione si scagliano contro "una insidiosa campagna mediatica sui costi impropri della politica" e definiscono i loro privilegi in quanto ex senatori "presunti" e "inesistenti". Dura la risposta della Rame, che conoscendo il mondo della politica dall'interno replica pungente: "Avete un gran senso dell'umorismo a definire i vostri privilegi presunti e inesistenti. (...) I vostri privilegi sono reali, non presunti: esistono eccome! A botte di vitalizi da 3mila, 5mila e 7mila euro mensili".