Borsa, Milano nera: -3,39% Spread sale a 329 punti
La Grecia fa paura alle Borse europee. Piazza Affari non sfugge alle tensioni, anzi. Chiusura pesante per Milano con l'indice Ftse Mib in calo del 3,39% a 16.218 punti e l'All Share del 3,19% a 17.198. Preoccupano i mercati europei, tutti in forte calo come Wall Street, le voci di un possibile slittamento del termine dell'8 marzo fissato per l'adesione dei creditori privati al piano di ristrutturazione del debito greco. A farne le spese, sul listino milanese, principalmente i titoli finanziari, appesantiti anche dalla risalita dello spread Btp-Bund fino alla soglia dei 330 punti. Le banche, in particolare, accusano flessioni tra i quattro e i sei punti percentuali: Unicredit cede il 5,18%, Intesa Sanpaolo il 4,93%, Mps il 6,44%. Pesanti Bper (-6,2%) e Mediobanca (-5,63%) così come le popolari (Ubi Banca -5,46%, Bpm -5,92%), male anche Generali (-3,13%) e il risparmio gestito (Azimut -4,83% e Mediolanum -2,45%). Tra i titoli peggiori della giornata Fiat (-6,07%) e Fiat Industrial (-5,32%) seguite, nel comparto industriale, da Pirelli (-5,02%) e Finmeccanica (-3,9%). Pesanti Stm (-5,04%) e Mediaset (-5%); giù Telecom (-1,68%) e Ferragamo (-5,14%). Spread nero - Oltre che per Piazza Affari, è stata una giornata nera come detto anche per lo spread fra Bund tedeschi e Btp a dieci anni: dopo l'apertura a 310 punti, il differenziale fra i due titoli è salito senza interruzioni chiudendo a un passo da quota 330. Con il valore finale di 329 punti, il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni è ritornato sopra la soglia psicologica del 5%, chiudendo al 5,06. E' andata ancora peggio ai Bonos spagnoli che chiudono con uno spread sui Bund di 336 punti e un rendimento dei titoli a 10 anni al 5,14 per cento.