Un'altra batosta per Bersani Borsellino accusa: brogli
Ancora una volta, le primarie bocciano Bersani. L’outsider Fabrizio Ferrandelli, bancario di 31 anni, perennemente in giacca e cravatta, vince le consultazioni del centrosinistra di Palermo per una manciata di voti e supera di poco la favorita Rita Borsellino, appoggiata dallo stato maggiore del Pd e dell’Idv. Soltanto poco dopo le due di notte si conosce il dato definitivo della consultazione che ha visto confrontarsi quattro candidati: oltre a Fabrizio Ferrandelli, Rita Borsellino, Antonella Monastra e Davide Faraone. L'accusa - Ma il risultato non è ancora ufficiale perchè si parla di schede nulle e altre schede contestate e irregolari. Tutto questo faceva ben sperare lo staff di Rita Borsellino, che fino alle tre di notte, non ha proferito parola, rinviando tutto a più tardi. Così, mentre nella sede del Pd di via Bentivegna, fino all’alba c'era riunito lo stato maggiore del Pd e ci si preparava a riconteggiare i voti, in piazza Rivoluzione Ferrandelli aveva iniziato i festeggiamenti. In centinaia hanno cantato a squarciagola “We are the champions” con il vincitore emozionato e sudato che teneva la mano della giovane moglie. Poco prima delle tre i dati definitivi erano questi: 9.942 voti per Ferrandelli e 9.804 per l’avversaria Rita Borsellino, terzo Davide Faraone, con 7968 voti e ultima Antonella Monastra con 1707 voti ottenuti. Poco meno di 30mila le persone che si sono recate al voto dalle 8 di ieri mattina alle 21, precisamente 29.400, inclusi i quasi 900 extracomunitari e i 150 minori. La replica - Quanto alle accuse di brogli Ferrandelli tira dritto: "Ben vengano i conteggi delle schede che non potranno certo cambiare il risultato che è stato determinato soprattutto dalle borgate e dai quartieri popolari di Palermo". E parlando degli altri candidati, tra cui Rita Borsellino, appoggiata da Pd, Sel, Verdi e Idv, ha detto: "Tutte le segreterie nazionali appoggiavano la candidatura di Rita Borsellino, questa volta ha prevalso l’orgoglio dei palermitani che non si lasciano imporre le scelte dall’alto".