Controlli su scontrini e onlus Dieci armi contro l'evasione
E' la lotta all'evasione il punto forte del decreto fiscale approvato in consigio dei ministri venerdì scorso. Sono almeno dieci gli strumenti usati come armi per far emergere il sommerso che vengono messi a disposizione della Guardia di Finanza. Sarà più facile per il fisco procedere all'accertamento quando la distanza tra i dati dichiarati e quelli considerati congrui dall'amministrazione supererà i 50mila euro o il 15%. L'agenzia delle Dogane potrà chiedere informazioni alle banche, alle poste e agli intermediari finanziari. Diventa meno conveniente la possibilità di archiviare con un maxi-sconto le multe per chi porta di nascosto denaro contante all'estero. La soglia per l'oblazione di abbassa da 250mila a 40mila euro. Furbetti del no profit nel mirino: la possibilità di effettuare le ispezioni viene estesa alle sedi degli enti non commerciali e del terzo settore. Oggi questi locali vengono considerati domicilio privato e la novità servirà a rendere più efficaci o controlli contro le false Onlus che in realtà svolgono attività commerciali. Sanzioni più severe per le infrazioni sulle accise. Il fisco, inoltre, avraà un'arma in più contro commercianti che non emettono gli scontrini fiscali: i controllori potranno creare delle liste selettive di attività che hanno ripetutamente violato l'obbligo di emettere il documento fiscale per poi procedere all'accertamento. Tra gli strumenti per combattera l'evasione c'è anche una novità che riguarda le banche: dovranno comunicare periodicamente all'anagrafe tributaria i movimenti dei contri correnti dei contribuenti. Inoltre. i dipendenti dei monopoli, grazie a un fondo dedicato di 100mila euro, potranno fare scommesse in incognitonei locali che ospitano slot machine e altri apparecchi da gioco.