Maroni fa le prove da Bossi megacena con 500 militanti
Impegnato in un tour di almeno un comizio a settimana, Roberto Maroni sarà a Milano, lunedi” sera, per una cena con i militanti in un grande albergo alla periferia della città. L’ex ministro dell’Interno sta rispettando l’impegno preso di accettare tutti gli inviti che gli sono arrivati nei giorni della direttiva-bavaglio (oltre 400, disse allora). Ed è impegnato in un tour di incontri pubblici, in giro per il Nord Italia. Ieri sera è stato a Vigonza, in provincia di Padova, lunedì a Parma, prima altre tappe in Lombardia: Senago, Canzo, Pavia, Bergamo (qui con Umberto Bossi e Roberto Calderoli, però) e a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano. In genere, dopo il comizio segue la cena con alcuni dirigenti e un gruppo di militanti locali. Il tour maroniano è visto come fumo negli occhi da alcuni dirigenti del Carroccio. Lo stesso Bossi ha palesato, sul palco, a Bergamo, una manifesta insofferenza per il troppo entusiasmo dimostrato dalla base per il Bobo. Ed è probabile che, in via Bellerio, qualcuno non gradirà particolarmente l’appuntamento di lunedì, una grande cena con la base, un tipo di iniziativa che finora era riservata al segretario federale. L’appuntamento, alle 20, al Novotel di via Suzzani (zona Niguarda), è organizzato dalla segreteria provinciale di Milano che finora ha raccolto circa 500 adesioni tra "militanti, categorie produttive, professionisti e associazioni di volontariato. Monti e Pisapia stanno massacrando la gente del Nord e di Milano - sostiene, in una nota, il segretario provinciale Igor Iezzi -. Lavoratori, pensionati e imprese sono sempre più in difficoltà. A difenderli è rimasta la Lega, l’unica opposizione alla grande coalizione formata da Bersani e Berlusconi. Per questo aumentano ogni giorno i cittadini che vedono nel Carroccio l’unica risposta ai loro problemi. Come dimostra l’alta adesione avuta da professionisti, persone del mondo del volontariato e delle categorie produttive avute per questa iniziativa".